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Muro con il Messico, Trump dichiara emergenza nazionale: "Siamo di fronte a un’invasione"

Mondo

Dopo aver scongiurato un nuovo shutdown, il tycoon punta a ottenere i fondi per costruire la barriera al confine bypassando il Congresso. “Dire che il muro non funziona è una bugia”. California e stato di New York pronti ad azione legale

Dopo giorni di fallite trattative, minacce e smentite, il presidente statunitense Donald Trump, parlando alla Casa Bianca, annuncia la dichiarazione dell'emergenza nazionale al confine con il Messico: "Non è solo una questione di promesse elettorali, c’è una vera e propria crisi della sicurezza. E dire che il muro non funziona è solo una bugia, una grande bugia". "In America siamo di fronte a un'invasione", aggiunge il tycoon. "Se non usi l'emergenza nazionale per questo, per cosa la dichiari?". E, rivolgendosi in particolare ai repubblicani contrari, sottolinea: “Non sono molti. A loro ricordo che se non hai un confine non hai un Paese". "Questa è chiaramente una presa di potere da parte di un presidente deluso e che ha fallito, e che cerca di ottenere quello che vuole al di fuori della legge", tuonano i leader dei democratici in Congresso, Nancy Pelosi e Chuck Schumer. "E il Congresso - proseguono - non può lasciare che un presidente stracci la Costituzione". Intanto anche California e stato di New York si preparano ad avviare un'azione legale contro l'amministrazione Trump.

“Invasione di droga, gang, criminali”

"Siamo di fronte a un'invasione di droga, di gang, di criminali, di persone, e questo è inaccettabile", dice ancora Trump, motivando la sua decisione. "Vogliamo fermare l'ingresso in America di droga e criminalità", aggiunge, sottolineando ancora una volta la necessità di usare fondi per la costruzione del muro "in aree dove non c'è protezione e non ci sono barriere”. Nel corso dell’intervento, il tycoon assicura che si è molto vicini a un accordo sui dazi con la Cina e rivela  che "nelle prossime 24 ore ci sarà un grande annuncio sulla Siria".

Scongiurato un nuovo shutdown

Nella giornata di ieri anche la Camera, dopo il Senato, ha approvato la legge bipartisan che finanzia il governo sino a settembre evitando un nuovo shutdown (COS'È), ma senza concedere fondi per il muro col Messico auspicato da Donald Trump. Motivo per il quale il presidente ha decretato l'emergenza nazionale al confine sud, per ottenere così i fondi bypassando il Congresso. Un abuso di potere, denunciano i dem, ventilando la possibilità di ricorsi. Alexandria Ocasio-Cortez, la giovane parlamentare democratica, ha già annunciato che presenterà un provvedimento per bloccare l’emergenza.

I fondi a disposizione di Trump

Trump aveva chiesto 5,7 miliardi di dollari per costruire il muro al confine col Messico. Ora se ne ritroverà a disposizione otto, aggiungendo ai soldi stanziati nella legge di bilancio, 1,375 miliardi di dollari messi a disposizione dal Dipartimento per la sicurezza nazionale, un mare di risorse sottratte ad altri fondi e programmi federali. Risorse per ottenere le quali il presidente dovrà probabilmente varare dei decreti. Ben 600 milioni di dollari arriveranno quindi dal fondo del Tesoro dove vanno a finire le risorse derivanti dalla confisca di enormi quantitativi di stupefacenti. Altri 2,5 miliardi di dollari saranno presi invece dal programma di lotta al traffico di droga del Pentagono, e i 3,5 miliardi di dollari mancanti sempre dal bilancio del Dipartimento della difesa destinato alle costruzioni militari.

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