Il presidente autoproclamato ha chiesto ai due vicepremier un colloquio per uno scambio di opinioni sulla transizione "verso libere elezioni". Il ministro degli Interni incontrerà la delegazione venezuelana lunedì prossimo. Moavero riferirà al Senato il 12 febbraio
Il presidente autoproclamato del Venezuela Juan Guaidò (CHI È) ha chiesto con una lettera un incontro al ministro dell'Interno Matteo Salvini e al vicepremier Luigi Di Maio a Roma "nel più breve tempo possibile" con una delegazione ufficiale del Parlamento del Paese sudamericano. L'obiettivo: "Uno scambio di opinioni sulla decisiva transizione che stiamo vivendo in Venezuela". Salvini ha accettato la proposta e incontrerà al Viminale la delegazione venezuelana lunedì prossimo, 11 febbraio. L'appuntamento, fa sapere il Viminale, segue di qualche giorno la visita di alcuni rappresentanti della comunità venezuelana in Italia che sono stati ricevuti al ministero lunedì 4 febbraio. Guaidò, ai microfoni di Sky Tg24, ha intanto affermato di essere molto soddisfatto del sostegno di tanti Paesi europei, e di rischiare il carcere ma di non temerlo.
Moavero Milanesi riferirà al Senato sul Venezuela il 12 febbraio
Un altro passo importante sulla questione venezuelana sarà il ritorno al Senato del ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi per riferire sulla situazione, previsto per martedì 12 febbraio alle 15.30. Dopo le sue comunicazioni, è previsto il voto delle risoluzioni che verranno presentate in Aula. Lo ha stabilito la Conferenza dei capigruppo di palazzo Madama.
Guaidò: "Giungere in tempi rapidi a libere elezioni democratiche”
Nella sua lettera Guaidò afferma che “avendo a mente gli indissolubili legami che uniscono il Venezuela e la Repubblica italiana, credo sia importante e utile inviare in Italia una delegazione ufficiale”, con la finalità di illustrare “il piano di azione per il ripristino della democrazia in Venezuela mediante l'indizione di elezioni libere e trasparenti e risolvere l'attuale crisi umanitaria che sta colpendo tutti i venezuelani e più di 100 mila italiani che vivono in Venezuela”. In conclusione, Guaidò ribadisce “la necessità che in Venezuela si possa giungere in tempi rapidi, e grazie al sostegno della comunità internazionale, a libere elezioni democratiche”.