Da Trump appello all'unità. Ma sui migranti non molla: costruiremo il muro col Messico

Mondo
Donald Trump e la speaker della Camera Nancy Pelosi

Patriottismo, economia e politica estera al centro del discorso del presidente degli Stati Uniti sullo stato dell'Unione. Confermato l'incontro il 27 e 28 febbraio con Kim Jong-un 

“Dopo 24 mesi di rapido progresso la nostra economia è l’invidia del mondo, il nostro esercito è il più potente sulla terra e l’America sta vincendo giorno dopo giorno”. Così il presidente degli Stati Uniti Donald Trump nel suo discorso al Congresso sullo Stato dell’Unione. “La mia agenda di questa sera non è un’agenda repubblicana o democratica – ha detto il presidente – è l’agenda del popolo americano”. Completo nero e cravatta rossa, il presidente Trump è entrato al Congresso tra gli applausi dei suoi sostenitori (LE DONNE DEMOCRATICHE VESTITE DI BIANCO).

Appello all'unità nazionale

Un discorso che parte da un appello all’unità nazionale: “Abbiamo un potenziale illimitato, voglio lavorare con il nuovo Congresso. Dobbiamo governare non come due partiti ma come un solo Paese”. “Basta con guerre stupide – ha aggiunto Trump, spesso interrotto da scrocianti applausi – e indagini ridicole e di parte. Solo queste cose possono fermare l’economia americana. Dobbiamo essere uniti in casa per sconfiggere i nemici all’estero”.

Migranti, per Trump un’”emergenza nazionale”

“Farò costruire il muro col Messico”, è la promessa di Trump sul fronte migranti. “Oggi – ha detto – vi chiedo di difendere la nostra frontiera meridionale che è molto pericolosa come un atto d’amore e devozione nei confronti dei nostri cittadini e del nostro Paese. Le città messicane, per rimuovere l’immigrazione illegale dalle loro comunità, stanno inviando bus per portarli nel nostro Paese, in zone dove non c’è protezione. Siamo di fronte – ha continuato – a un’emergenza nazionale”. Il muro, secondo Trump, sarà "di acciaio intelligente, strategico e che consente di vedere dall'altra parte", non un semplice muro di cemento.

L’incontro con Kim

Durante il discorso Trump ha confermato che incontrerà nuovamente il leader nordcoreano Kim Jong-un. “Se non fossi stato eletto presidente degli Stati Uniti oggi saremmo in guerra con la Corea del Nord, con il rischio di milioni di persone uccise”. L’incontro si terrà il 27 e 28 febbraio in Vietnam.

Economia

Il presidente Trump ha poi spiegato come gli Stati Uniti abbiano lanciato una “rivoluzione” nel campo dell’energia e che il Paese è ora il numero uno al mondo come produttore di petrolio e gas naturale. Poi ha aggiunto: “Il furto dei posti di lavoro e della ricchezza americana è finito”, ammonendo la Cina che il nuovo accordo commerciale deve includere “la fine delle pratiche commerciali scorrette, la riduzione del nostro cronico deficit commerciale e la protezione dell’occupazione americana”. Il presidente ha anche invocato una linea dura sul fronte commerciale e ha chiesto al Congresso di dargli più potere sull’imposizione dei dazi.

L’omaggio alle donne

Durante il discorso sullo Stato dell’Unione Donald Trump si è congratulato con le tante donne entrate in numero record nel nuovo Congresso americano e ha elogiato il crescente ruolo delle donne nel mondo del lavoro. Forse l’unico vero momento bipartisan della serata.

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