Brexit, Tusk: "Inferno per chi l'ha promossa senza piano". Gb: "Linguaggio che non aiuta"

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L'attacco del presidente del Consiglio europeo: "Dai 27 dell'Ue non ci saranno nuove offerte, attendiamo nuova proposta realistica da May". Dura replica di Londra. Juncker: "Backstop non si negozia, May lo sa". Domani la premier britannica sarà a Bruxelles

È scontro tra Londra e Bruxelles sulla Brexit dopo alcune dichiarazioni del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk nella conferenza stampa congiunta con il premier irlandese Leo Varadkar. "Mi chiedo a cosa assomigli quel posto all'inferno per coloro che hanno promosso la Brexit senza nemmeno avere la bozza di un piano di come portarlo a termine in sicurezza", ha attaccato Tusk, spiegando che l'accordo tra Unione europea e Regno Unito "non è aperto a rinegoziazione". Non si è fatta attendere la risposta del governo britannico, che afferma: "Sta a Donald Tusk valutare se usare questo tipo di linguaggio sia d'aiuto". Ma il no dell'Unione europea a riaprire le trattative viene ribadito anche dal presidente della Commissione Jean-Calude Juncker: "Non accettiamo l'idea che l'accordo di divorzio" sulla Brexit "possa essere riaperto" e che si torni a negoziare sul 'backstop'". E aggiunge: la premier Theresa Maym che verrà domani, sa che "la Commissione Ue non è pronta a riaprire la questione", e questa è la posizione di tutti i 27.

Tusk: "Accordo non si rinegozia, attendiamo proposta realistica da May"

"La posizione dei 27 è chiara ed è espressa nei documenti concordati col governo britannico", ha affermato anche il presidente del Consiglio europeo. "I 27 non fanno alcuna nuova offerta. Spero che domani da May ascolteremo una proposta realistica su come mettere fine all'impasse" che si è creato a Westminster. Ma Downing Street si difende: il referendum sulla Brexit "è stato il più vasto esercizio di democrazia nella storia di questo Paese". "Il popolo ha votato per lasciare l'Ue", l'obiettivo è ora "uscire in modo ordinato, con un accordo, nel miglior interesse sia del Regno Unito sia dell'Unione Europea".

I prossimi incontri a Bruxelles

Il premier Varadkar ha ringraziato Tusk per il suo sostegno all’Irlanda. Domani sarà la volta della visita a Bruxelles della premier britannica Theresa May, che vedrà Tusk, Juncker, Verhofstadt e anche il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani (LE TAPPE DELLA BREXIT).

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