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Usa, la Camera vota la fine dello shutdown senza stanziare fondi per il muro col Messico

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Le proposte sono della Camera a guida democratica sono destinate a finire nel vuoto perché al Senato i repubblicani, che hanno la maggioranza, hanno già chiarito che senza l'ok del capo della Casa Bianca non ci sarà alcuna approvazione. L'impasse resta

La nuova Camera del Congresso Usa a maggioranza democratica, che ieri ha eletto come speaker Nancy Pelosi, come primo atto della legislatura approva una legge di bilancio per superare lo stallo dello shutdown (COS'E') e far ripartire il governo federale, parzialmente paralizzato per mancanza di fondi da oramai due settimane. E’ una sfida a Trump dato che la proposta non prevede i 5 miliardi di dollari di fondi per il muro al confine col Messico, condizione senza la quale il tycoon ha già detto che porrà il veto su qualunque provvedimento. Ora la parola passa al Senato dove la maggioranza repubblicana ha già detto che voterà solo una legge sostenuta dalla Casa Bianca. Resta dunque l’impasse sul blocco delle attività amministrative del governo americano.

Pelosi: “Il muro è un’immoralità”

”Non costruiamo muri", ha dichiarato Pelosi ai giornalisti poco prima del voto alla manovra per porre fine allo shutdown. "Un muro è un’immoralità tra Paesi, è un vecchio modo di pensare, non è economico", ha spiegato sostenendo che i soldi sarebbero stati spesi meglio per la tecnologia della sicurezza dei confini con droni, videosorveglianza e con più agenti di frontiera.

I repubblicani: “ I Dem non sono in buona fede”

I leader repubblicani hanno immediatamente bocciato il voto e hanno sostenuto che i Democratici “non stanno negoziando in buona fede". "Il presidente era stato chiaro, siamo qui per fare un accordo", aveva detto a Fox News il vicepresidente, Mike Pence. "E senza muro, non avremo nessun accordo”. E ora lo shutdown potrebbe protrarsi per diversi giorni, persino settimane.

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