La nave Sea Watch è in mare da 11 giorni con 32 persone a bordo. E' ancora in attesa di un porto dove poter sbarcare. E l'equipaggio della ong lancia un allarme perché l'imbarcazione è progettata solo per la prima assistenza, non per ospitare delle persone così a lungo
L'equipaggio della nave Sea Watch, in mare da 11 giorni con a bordo 32 migranti soccorsi nel Mediterraneo, lancia l'allarme sulle loro condizioni di salute. "La nostra nave non è attrezzata per ospitare le persone per un lungo periodo", ha dichiarato il team medico in un video pubblicato su Twitter. "La Sea Watch è progettata per il soccorso medico e per la prima assistenza, non per ospitare le persone a bordo per un periodo così lungo. Al momento i migranti stanno bene ma i rischi aumentano, dalle possibilità di contrarre malattie alla carenza di approvvigionamenti", ha spiegato la squadra dei medici a bordo.
Il monito dell’Unhcr: "Offrire porto sicuro"
Lunedì l'Unhcr ha sollecitato una rapida soluzione alla crisi dei migranti attualmente bloccati nel Mar Mediterraneo. A bordo della nave Sea Watch si trovano 32 persone dal 22 dicembre, mentre altre 17 sono state salvate dalla Sea Eye il 29 dicembre. In un comunicato, l'Agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati, ha chiesto agli Stati europei di offrire un porto sicuro e garantire lo sbarco alle due navi che trasportano anche donne, minori non accompagnati e anche bambini piccoli. "Il tempo stringe. Per le prossime ore si prevede mare mosso ed è probabile che le condizioni a bordo delle due navi si deterioreranno", si legge nella nota.