È accaduto a Magnitogorsk, cittadina degli Urali, verso le 4 di notte. Quattro estratti vivi, ma sotto le macerie ci sarebbero almeno 50 persone. Un testimone: “Abbiamo pensato fosse un terremoto, abbiamo sentito delle persone urlare”
Almeno quattro persone sono morte e diverse decine risultano disperse in un'esplosione di gas avvenuta intorno alle 4 di notte in un condominio a Magnitogorsk, cittadina russa degli Urali. I soccorritori sono al lavoro tra le macerie dopo aver estratto vive quattro persone, tra cui due bambini, ora ricoverate in ospedale. Le operazioni di soccorso sono ostacolate anche dalle temperature rigide, con la colonnina di mercurio che segna -18 gradi.
I dispersi
Nello stabile erano registrati 110 residenti. In 16 sono stati evacuati e altri 28 sono stati rintracciati ma di circa 70 residenti non si sa ancora nulla. Secondo la televisione locale, ci sarebbero una cinquantina di persone intrappolate sotto le macerie. La tragedia, ha confermato l'ufficio regionale dei servizi di sicurezza federali (Fsb), è stata causata da un'esplosione di gas, che ha investito anche i palazzi vicini, ora a rischio crollo. Il Cremlino ha fatto sapere che il presidente Vladimir Putin e' stato "immediatamente avvertito della tragedia".
Le testimonianze
Una donna che vive al quarto piano dell’edificio, riporta Russia Today, ha detto all’agenzia Ruptly di essere stata svegliata da un boato e di aver visto tutte le finestre dell’appartamento distrutte. “Abbiamo pensato fosse un terremoto - ha raccontato un altro testimone - Tutte le finestre erano rotte e abbiamo sentito delle persone urlare”.