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Bambini migranti marchiati con i numeri sul braccio al confine tra Usa e Messico

Mondo

Fanno discutere le immagini che circolano da giorni e che mostrano gli agenti messicani “registrare” i bimbi con scritte sulla pelle fatte con il pennarello, pratica che ricorda quella dei campi nazisti. Pochi giorni fa una bimba di 7 anni è morta alla frontiera

Bimbi migranti marchiati sul braccio con dei numeri. Fanno discutere e riflettere le immagini diffuse negli ultimi giorni che mostrano quello che sta succedendo al confine tra Messico e Stati Uniti. La pratica, come si vede in queste immagini girate dall’emittente americana Msnbc (ma ne ha parlato anche il magazine Newsweek), fa pensare ai metodi nazisti nei campi di sterminio e viene utilizzata per “registrare” i bambini in attesa con le loro famiglie al confine. I numeri, secondo quanto riportano i diversi media internazionali che hanno rilanciato la notizia, sono scritti sulla pelle con dei pennarelli da agenti della polizia di frontiera messicana, non dagli americani.

La morte della bambina di 7 anni

La notizia è diventata virale in Rete a pochi giorni dopo che una bambina di 7 anni, che arrivava dal Guatemala, è morta al confine tra Messico e Usa a causa della stanchezza e della disidratazione. La piccola è morta poco dopo essere stata presa in custodia dalla polizia di frontiera americana e, secondo quanto si è appreso, viaggiava insieme al padre. "Diceva che quando sarebbe cresciuta sarebbe andata a lavorare e avrebbe aiutato economicamente la sua mamma e la sua nonna”, ha detto la madre della bambina, rimasta nel Paese d’origine con gli altri tre figli.

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