L'Arabia Saudita respinge la risoluzione che la settimana scorsa ha accusato il principe ereditario Mohammed bin Salman della morte del giornalista. Secondo il ministero degli Esteri, la posizione americana è costruita su "false accuse"
L'Arabia Saudita respinge la risoluzione del Senato americano che la settimana scorsa ha accusato il principe ereditario Mohammed bin Salman di essere legato all'omicidio di Jamal Khashoggi (LE TAPPE DEL CASO). In una nota, diffusa oggi, 17 dicembre, il ministero degli Esteri saudita fa sapere di "respingere categoricamente ogni interferenza nei suoi affari interni" e condanna "ogni tentativo di minare la sua sovranità", tanto più che la posizione americana è costruita su "false accuse".
"Il caso non va portato fuori dai confini sauditi"
Nella nota pubblicata da Riad si ricorda che il Regno ha già condannato l'omicidio del "cittadino saudita Jamal Khashoggi", e si "riafferma la volontà di respingere ogni tentativo di portare il caso fuori dai confini della giustizia saudita". Nei giorni scorsi il Senato americano, a maggioranza repubblicana, aveva approvato una dura risoluzione di condanna contro la monarchia saudita, alleato di ferro degli americani in Medio Oriente. Un provvedimento che era stato interpretato come una dura presa di posizione anche contro il presidente Trump. La mozione, ignorando i moniti del segretario di Stato Mike Pompeo e del capo del Pentagono Jim Mattis, aveva minacciato anche la fine del sostegno americano alla coalizione guidata dai sauditi nella guerra in Yemen.