Russiagate, Michael Cohen condannato a tre anni di prigione

Mondo
Foto Getty

Era accusato di aver evaso il fisco, mentito al Congresso sui suoi rapporti con i russi e comprato il silenzio di 2 donne su ordine del tycoon

Michael Cohen, ex avvocato personale di Donald Trump, è stato condannato da un giudice di New York a 3 anni di prigione per le accuse di aver evaso il fisco per 1,4 milioni di dollari, mentito al Congresso sui suoi rapporti con i russi e violato la legge elettorale comprando il silenzio di due donne su ordine del tycoon, per non danneggiare la sua campagna elettorale. I procuratori avevano chiesto una pena sostanziale, in un procedimento nato da una costola del Russiagate. Prima della sentenza, uno dei suoi legali, chiedendo clemenza per il suo assistito, aveva affermato che Cohen "si è fatto avanti per offrire prove contro la persona più potente nel Paese".

Non basta la collaborazione offerta sul Russiagate

A Cohen non è bastata la collaborazione offerta agli investigatori, che gli era valsa gli strali del presidente americano, ma ha ottenuto comunque una pena inferiore a quella che va da 4,5 a 5,2 anni prevista dalle linee guida del ministero della giustizia per i reati contestati. Prima della sentenza aveva detto al tribunale che nella sua "fedeltà cieca" sentiva come un suo dovere nascondere le "malefatte" del presidente.

Si era dichiarato colpevole di aver mentito al Congresso

Poche settimane fa si era dichiarato colpevole davanti alla corte di aver mentito nel 2017 alla commissione Intelligence del Senato in merito a un progetto per costruire una Trump Tower a Mosca. Aveva detto al Senato che tutte le discussioni sul progetto per la Trump Tower finirono nel gennaio del 2016 ma ora ha ammesso che tenne informato Trump - definito negli atti giudiziari come 'individuo uno' - fino al giugno dello stesso anno.

Mondo: I più letti