Usa, ex avvocato di Trump ammette: ho pagato il silenzio di 2 donne
MondoMichael Cohen ha confermato di aver versato denaro alla pornostar Stormy Daniels e all'ex coniglietta Playboy Karen McDougal per tacere sulle presunte relazioni con il presidente. La replica su Twitter: "Se cercate un buon avvocato non ingaggiatelo"
Michael Cohen, l'ex avvocato del presidente americano Donald Trump, si è dichiarato colpevole di otto capi d'accusa in tribunale. L'accordo raggiunto con le autorità federali prevede fino a cinque anni e tre mesi di prigione. Cohen ha ammesso in tribunale di aver pagato il silenzio della pornostar Stormy Daniels e dell'ex coniglietta di Playboy Karen McDougal. A entrambe le ragazze sarebbe stata attribuita una relazione sessuale con il presidente degli Stati Uniti. Lo stesso presidente ha successivamente risposto su Twitter al suo ex legale: "Se qualcuno sta cercando un buon avvocato, suggerirei fortemente di non rivolgersi ai servizi di Michael Cohen". Sempre sui social network, Trump ha tirato in ballo anche Barack Obama aggiungendo: "Michael Cohen si è dichiarato colpevole di due capi di imputazione per violazioni finanziarie della campagna elettorale che non sono un crimine. Il presidente Obama ha avuto una grande violazione della campagna elettorale ed è stata sistemata facilmente!".
Il pagamento a Stormy Daniels
Michael Cohen, in particolare, si è dichiarato colpevole di aver violato le leggi sul finanziamento delle campagne elettorali in relazione al pagamento della pornostar "in coordinamento e su indicazione di un candidato federale", senza citare Trump. Stormy Daniels avrebbe ricevuto 130.000 dollari poco prima delle presidenziali 2016 in cambio del suo silenzio sulla presunta relazione col Capo della Casa Bianca.
L'avvocato di Cohen: Michael ha informazioni sul Russiagate
Oltre all'ammissione del pagamento nei confronti delle due donne per mettere a tacere le presunte relazioni con Trump, a far tremare il tycoon ci sono altre dichiarazioni da parte dell'avvocato di Michael Cohen, Lanny Davis. In particolare, il difensore dell'ex legale di Trump avrebbe citato il suo assistito nell'ambito del Russiagate: "Credo che Michael Cohen abbia informazioni che dovrebbero essere di interesse per il procuratore speciale (del Russiagate, ndr) Robert Mueller ed è più che felice di raccontargli tutto quello che sa". Queste le parole di Davis, che avrebbe lasciato intendere come Cohen sappia che il tycoon aveva saputo in anticipo la questione degli hackeraggi russi e dell'incontro alla Trump Tower del figlio con emissari di Mosca.