Time, le Persone dell'anno sono i giornalisti "guardiani" della verità

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Il magazine americano dedica loro quattro copertine diverse: in prima pagina il saudita Jamal Khashoggi, la filippina Maria Ressa, gli americani della Capital Gazette di Annapolis e i cronisti birmani incarcerati

I giornalisti in pericolo sono le “Persone dell'anno” scelte dalla rivista americana Time, che cita in particolare Jamal Khashoggi, il reporter saudita assassinato a Istanbul, e i giornalisti uccisi alla Capital Gazette di Annapolis. Time ha usato l'espressione "i Guardiani" per definire la categoria di custodi della vera informazione a cui ha attribuito l'onore della copertina di fine anno. "Studiando le scelte per il 2018 ci è apparso chiaramente che la manipolazione e l'abuso della verità sono stati il comune denominatore di tante delle più grandi storie dell'anno", ha detto il direttore della rivista Edward Felsenthal. Nel 2017 il riconoscimento era andato al movimento MeToo.

Trump al secondo posto, il procuratore del Russiagate Mueller al terzo

I "Guardiani" hanno battuto Donald Trump, in corsa per la seconda volta dopo il 2016 e secondo classificato. Al terzo posto il procuratore speciale Robert Mueller: a giudizio di Felsenthal "quest'anno era troppo presto, ma per come stanno andando le cose potrebbe toccare a Mueller la copertina della Persona dell'Anno 2019" (I 90 ANNI DI TIME).

Quattro copertine per i “Guardiani”

Ai "Guardiani" sono dedicate quattro copertine: una a Khashoggi, una ai cinque giornalisti di Capital Gazette, quotidiano del Maryland, uccisi in un assalto alla redazione. Poi Wa Lone a Kyaw Soe Oo, i due giornalisti della Reuters arrestati e condannati in Myanmar e, infine, la giornalista filippina Maria Ressa, obiettivo del governo Duterte (GLI ITALIANI IN COPERTINA SU TIME).

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