Il presidente della Commissione Ue incontra May stasera ma ribadisce: “L'intesa non verrà riaperta”. “Irlanda non sarà lasciata sola”, aggiunge. Chiusure anche da Parigi e Berlino. Ieri la premier aveva rinviato il voto in Parlamento e chiesto di riaprire il negoziato
“L'accordo che abbiamo raggiunto è il migliore possibile, l'unico possibile, non c'è margine di manovra per un nuovo negoziato”. Sono queste le parole del presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, che ha parlato della Brexit in plenaria al Parlamento europeo. Parole che arrivano il giorno dopo la decisione di Theresa May, a Londra, di rinviare il voto in Parlamento a data da destinarsi. La premier, tra critiche e polemiche, ha anche chiesto di riaprire il negoziato con l'Europa, ridefinendo le condizioni per l'attuazione del backstop sul confine irlandese. Juncker ha fatto sapere che incontrerà May - intenzionata a cercare di riaprire i colloqui - “questa sera”. Ma ha aggiunto: “L'accordo sul recesso della Gran Bretagna non verrà riaperto”. Chiusura anche da Parigi. "Abbiamo fatto molto per aiutare" Londra, "questo accordo è l'unico possibile e abbiamo fatto molte concessioni per raggiungerlo", ha detto il ministro francese per l'Europa Nathalie Loiseau. E ha ammesso: "Siamo molto preoccupati. Speriamo ci possa essere una maggioranza per la ratifica" a Westminster, "ma dobbiamo essere pronti per una mancata intesa, perché non è improbabile. Per questo stanotte il nostro Parlamento ha votato un progetto di legge, per prepararci".
“L'Irlanda non sarà mai lasciata sola”
Juncker, riferendo alla Plenaria del Parlamento Ue sul prossimo Consiglio europeo, ha spiegato: "Avremo un ospite a sorpresa: la Brexit. Sono sorpreso perché ci eravamo messi d'accordo con il governo britannico e a quanto pare ci sono problemi quando ci si avvicina alla meta”. "Il grande problema – ha aggiunto – è il backstop sull'Irlanda. Abbiamo tutto in nostro potere per non usarlo, ma averlo a disposizione è necessario. L'Irlanda non sarà mai lasciata sola”.
Gli incontri di May
Intanto, arrivando al consiglio Affari generali a Bruxelles, ha parlato anche il viceministro britannico per la Brexit Martin Callanan. "May verrà a Bruxelles per incontrare Tusk e Juncker, in cerca di quelle rassicurazioni aggiuntive, legalmente vincolanti, che i parlamentari hanno chiesto e cioè che il Regno Unito non resti intrappolato in modo permanente nel backstop". "È un negoziato molto complicato, per questo May cerca di parlare anche con gli altri leader", ha aggiunto. Infatti, prima di arrivare a Bruxelles, May è impegnata in una serie di incontri bilaterali. Dopo il primo ministro olandese Mark Rutte a L'Aja, alle 13 incontra la cancelliera tedesca Angela Merkel. "Spero che May e Merkel si augurino buon Natale e un felice anno nuovo. È sempre un bene parlare, ma non ci sarà alcuna rassicurazione sulla riapertura del negoziato", ha commentato il ministro tedesco agli Affari europei Michael Roth.
Tajani: “Non possiamo cambiare una posizione che ormai è stata assunta”
Sulla questione è intervenuto anche Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo. “Bene ricevere Theresa May, ma non possiamo cambiare una posizione che ormai è stata assunta", ha detto in merito a un'eventuale riapertura del negoziato sulla Brexit con il Regno Unito. "Il Parlamento europeo è assolutamente schierato sulle stesse posizioni", ha aggiunto.