L'Australia brucia, seconda settimana di incendi: 110 roghi

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Forte vento e alte temperature hanno alimentato le fiamme (foto: Getty Images)
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Nello stato del Queensland sarebbero già 527 mila gli ettari di foresta e terreni coltivati inceneriti dalle fiamme, alimentate da forte vento e alte temperature

Da ormai due settimane l'Australia brucia a causa degli incendi. Nello stato del Queensland sono oltre 110 i roghi ancora attivi, per un totale di 527mila ettari di foreste e terreni coltivati già inceneriti. Le particolari condizioni meteorologiche, con forti venti e temperature oltre i 40 gradi alimentano le fiamme rendendo molto più complesso l'intervento dei vigili del fuoco.

Emergenza incendi

L'emergenza incendi che sta colpendo l'Australia e, in particolare, lo stato del Queensland, nel nord est del Paese, ha avuto uno dei suoi picchi venerdì scorso quando ha perso la vita un ragazzo di 21 anni. La vittima sarebbe morta schiacciata da un albero che stava abbattendo con una motosega perché gli facesse da barriera contro le fiamme. Ai vigili del fuoco del Queensland, messi a dura prova dai roghi, se ne sono aggiunti oltre 400 da altri stati australiani. A supportare le operazioni ci sono poi numerosi aerei antincendio che fanno la spola per rifornirsi d'acqua.

Il riconoscimento del primo ministro

Riconoscimento nei confronti del lavoro dei vigili del fuoco è arrivato dal primo ministro australiano Scott Morrison, rientrato nella mattinata di lunedì dal vertice G20 di Buenos Aires. "Nonostante la triste perdita di un giovane che lavorava a contenere le fiamme - ha detto - gli sforzi di vigili del fuoco e delle comunità sono stati straordinari". Il primo ministro ha parlato delle persone sconvolte "dalle evacuazioni e dalle altre misure che si dovevano prendere". "Ci aspettiamo molti altri giorni di condizioni molto difficili in tutte queste aree - ha aggiunto - Poi ci sarà il lavoro di risanamento che dovrà seguire, con condizioni molto difficili".

Le previsioni dei prossimi giorni

Intanto, buone notizie arrivano dal Bureau of Meteorology secondo il quale le temperature dovrebbero calare da domani sera, con la possibilità di precipitazioni. "Ma oggi e domani saranno giorni pesanti per i vigili del fuoco e per tutte le persone che devono affrontare il calore", ha detto alla radio nazionale Abc il portavoce del Bureau, Adam Blazac.Tra le minacce principali ci sarebbero i cosiddetti "fulmini secchi", che potrebbero accompagnare temporali senza pioggia e provocare nuovi focolai.

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