Nel Bundestag 372 deputati hanno votato sì, 153 hanno votato contro il patto sull’immigrazione dell’Onu. Respinto invece dal Parlamento slovacco: secondo una risoluzione dei deputati il documento è in contrasto con la politica di sicurezza del Paese
Il Bundestag tedesco ha votato a favore del Global migration compact (COS'È), il patto sull'immigrazione dell'Onu: 372 deputati hanno votato sì, 153 hanno votato contro, 141 si sono astenuti. Il testo è stato invece respinto dal Parlamento unicamerale slovacco, con la rispettiva risoluzione di bocciatura che è stata approvata da 90 deputati dei 142 presenti. Anche in Italia si attende il voto parlamentare, con il ministro dell’Interno Salvini che ribadisce la sua contrarietà e annuncia: “Ci sarà una posizione comune Lega-Cinque Stelle”.
La bocciatura della Slovacchia
Per i deputati slovacchi il documento è in contrasto con l'attuale politica di sicurezza e di migrazione del Paese. La settimana scorsa il ministro degli esteri slovacco Miroslav Lajciak (Smer, democratici sociali) l'unico a favore del patto Onu, ha minacciato le dimissioni nel caso in cui il Patto non fosse approvato.
Cos’è il Global compact
Il Global compact for migration è un patto che si basa su un documento non vincolante intitolato “Dichiarazione di New York su migranti e rifugiati” lanciato dall’Onu il 19 settembre 2016 al Palazzo di Vetro, nel corso di un summit straordinario su migranti e rifugiati. Il testo contiene una serie di principi e impegni da parte dei 193 membri dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e che dovrebbe portare alla firma, appunto, di un Global compact. Si tratta di un patto “per una migrazione sicura, ordinata e regolare”, come lo definisce l’Organizzazione internazionale per le migrazioni. Nella Dichiarazione si afferma la profonda solidarietà nei confronti delle persone costrette a migrare, ribadendo gli obblighi relativi ai diritti umani dei profughi. Si ribadisce la necessità di prevedere un'adeguata, sicura e dignitosa accoglienza di migranti e rifugiati e di portare avanti la lotta contro lo sfruttamento, il razzismo e la xenofobia. Il 10 e l’11 dicembre, a Marrakech, è prevista la conferenza intergovernativa per adottare il testo.