Il vicepremier ribadisce la sua contrarietà al patto Onu sui migranti e annuncia che l’Italia non parteciperà all’assemblea a Marrakech, in attesa di un voto parlamentare. Sulla tenuta della maggioranza: "Non riusciranno a farci litigare"
"Sul Global Compact ci sarà una posizione comune Lega-Cinque Stelle: sui migranti sceglie l'Italia, scelgono gli italiani". A dirlo è il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini, che, dopo aver incassato ieri l’approvazione definitiva del decreto sicurezza, torna a commentare il patto Onu sui migranti (COS'È), in questi giorni fonte di tensioni tra le due forze di maggioranza. "C'è l'assemblea a Marrakech dove - ribadisce Salvini - il governo italiano non parteciperà, facendo la scelta più democratica che si possa fare, che hanno fatto pure gli svizzeri. Il governo rispettosamente aspetterà che sia il Parlamento a dare una posizione". E successivamente ribadisce: "La Lega è fermamente contraria al Global Compact: l'immigrazione nel mio Paese la gestisce il governo italiano non qualcuno dall'altra parte del mondo", afferma Salvini, che assicura: "Abbiamo comunque sempre trovato una posizione comune con Conte e Di Maio, non riusciranno a farci litigare".
Mogherini: "Nessun obbligo dal patto ma cooperazione"
Sul tema del Global Compact è intervenuta anche l'Alto rappresentante Ue Federica Mogherini, sottolineando come sia da sfatare il falso mito secondo cui il patto sarebbe "un quadro giuridicamente vincolante". Al contrario, il Global Compact "non creerà nessun obbligo giuridico per gli Stati", ma serve più a "trarre spunto per attuare le politiche nazionali" ed è lo strumento più forte "per difendere i nostri interessi nazionali".
Salvini: "Gli immigrati non sono tutti uguali"
Salvini spiega le ragioni della sua contrarietà al Global Compact: "Contesto a questa risoluzione dell'Onu il fatto che tutti gli immigrati siano uguali, per me chi scappa dalla guerra è un dovere che sia accolto, però non è che se uno scappa perché scappa o viaggia perché viaggia in Italia ci dobbiamo fare carico di tutto il mondo", "anche perché - prosegue - voglio ricordare che abbiamo 3 milioni di disoccupati e 3 milioni che lavoro neanche lo cercano più, quindi se io dico prima gli italiani è perché riservo il giusto spazio ai pochi richiedenti asilo ma non è che per tutti gli altri posso trovare alberghi o appartamenti o agriturismi".
"Quota 100 in vigore da inizio 2019"
Salvini, parlando con i cronisti fuori da Montecitorio, è intervenuto inoltre a tutto campo sui temi caldi dell’attualità politica. A cominciare dalla riforma delle pensioni: "La quota 100 entrerà in vigore all'inizio del 2019. Non ad aprile. Se non sarà a gennaio per motivi tecnici al massimo sarà a febbraio". Alla domanda se il governo stia pensando a un taglio più ampio del deficit, anche oltre lo 0,2%, Salvini risponde secco: "No, no". Poi annuncia un inasprimento delle pene per gli spacciatori: "Da semplice senatore presenterò un disegno di legge per inasprire le pene per gli spacciatori in modo da punirli come gli assassini visto che vendono morte". E sulla legittima difesa, all'indomani della vicenda di Monte San Savino, assicura: "Posso garantire che a inizio del 2019 arriverà in Parlamento la nuova legge: la legittima difesa sarà sempre un diritto, di giorno e di notte, e cancelleremo l’eccesso di difesa".
"Su caso Regeni stiamo facendo il massimo"
Infine, anche un passaggio sul caso Regeni, dopo che la procura di Roma ha dichiarato ieri che presto ci saranno i primi indagati: "Sul caso Regeni credo che il governo, con tutti i suoi esponenti e il Parlamento, con tutti i suoi esponenti di maggioranza e opposizione, stiano facendo il massimo. Poi purtroppo governiamo in Italia e non in Egitto", sostiene Salvini.