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Gilet giallo si barrica e minaccia: "Ho una bomba, Macron ci riceva". Poi si arrende

Mondo

L'individuo si era asserragliato in un autolavaggio ad Angers, ovest della Francia. Aveva chiesto che i rappresentanti della protesta in corso vengano ascoltati dal presidente. Poi avrebbe affermato di aver disinnescato l'ordigno, prima di consegnarsi

Alta tensione in Francia, ad Angers, dove un uomo con indosso un gilet giallo, simbolo della protesta in corso nel Paese contro il caro carburante, si è asserragliato per ore nell'autolavaggio adiacente a un centro commerciale, dicendo di avere dell’esplosivo e minacciando di farlo esplodere. L’individuo, secondo quanto riportano i media francesi, avrebbe chiesto che i “gilets jaunes” (CHI SONO) vengano ricevuti dal presidente Emmanuel Macron, bersaglio delle loro proteste. Sul posto anche gli artificieri e le teste di cuoio, che stanno trattando con l’uomo. Quest’ultimo ha poi detto di aver disinnescato la granata di cui è in possesso, rassicurando sui rischi del suo gesto. Secondo Bfm-Tv, l’individuo era già noto alle forze di polizia per traffico di stupefacenti e avrebbe intorno ai 45 anni. Alla fine di una giornata molto tesa, l'uomo si è arreso senza incidenti.

I gilet gialli prendono le distanze

Il ministro dell'Interno, Christophe Castaner, aveva confermato che l'uomo ha mostrato la "granata esplosiva" di cui era in possesso. Più prudente, il prefetto, Yves Gambert, che si era limitato a parlare di "un oggetto che assomiglia a una granata lacrimogena". In ogni caso erano stati evacuati, per motivi di sicurezza, tutti i civili e le vicine uscite dell'autostrada A87 sono state chiuse. I gilet gialli, presenti nella zona, hanno preso le distanze dal gesto dell’uomo: "Non appartiene al nostro gruppo – assicurano, citati dai media - è arrivato distribuendo dei volantini con le istruzioni per fabbricare una bomba".

Le manifestazioni

Ma il clima in Francia resta teso: nella sesta giornata consecutiva di mobilitazioni, pacifiche in gran parte dei casi, sono stati in 5.174 a manifestare col blocco di strade e siti strategici. Una settimana fa però i manifestanti erano 290mila e si aspetta ora di sapere quanti scenderanno in piazza sabato a Parigi. Nelle capitale è infatti prevista una grande manifestazione e la polizia è pronta a schierare 5mila agenti tra poliziotti e gendarmi. Ed è polemica sul luogo della mobilitazione: i gilet gialli avrebbero voluto “invadere” Place de la Concorde, ma le autorità hanno imposto di circoscrivere la manifestazione sull'altra sponda della Senna, a Champ-de-Mars. Un sito meno a rischio per l'ordine pubblico ma anche più difficile da riempire, vista la grandezza. Una decisione contestata anche da Marine Le Pen che su Twitter invita ad andare comunque a protestare sugli Champs-Élysées.

Il sondaggio: 77% dei francesi d’accordo

Dall’inizio della manifestazione ci sono stati due morti e 600 persone ferite. Su Facebook, in 35mila indicano che parteciperanno alla manifestazione di domani, mentre 216mila si dicono “interessati”. E la maggior parte dei francesi, stando a un sondaggio realizzato dall'Istituto Odoxa per Le Figaro e France Info, è d’accordo con i promotori che hanno invitato tutti a “bloccare” la città. Stando ai dati, quasi 8 francesi su 10 (il 77%) è infatti d’accordi con le rivendicazioni dei gilet gialli.

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