Gilet gialli in Francia, seconda vittima. Castaner: "Deriva totale"

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Si aggrava il bilancio delle manifestazioni: due morti e oltre 500 feriti. Il ministro dell'Interno punta il dito contro la "radicalizzazione" del movimento che da sabato protesta in tutto il Paese contro il caro carburante. Il presidente Macron: "Confronto e dialogo"

Nel giorno in cui il ministro dell'Interno Cristophe Castaner denuncia la "deriva totale" del movimento dei "gilet gialli" (CHI SONO), sale a due il numero delle vittime durante la protesta in Francia. Un motociclista rimasto gravemente ferito in uno scontro a Portes-lès-Valence, nel sud del paese, è morto per le ferite riportate. Il suo decesso è legato in modo indiretto alle manifestazioni. L'uomo, di 37 anni, viaggiava nella corsia di sinistra per tentare di superare il blocco delle auto ma al suo passaggio un furgone ha fatto improvvisamente inversione di marcia e lo ha investito in pieno.

Il ministro Castaner: "Deriva totale"

Il movimento dei "gilet gialli" da sabato 17 novembre blocca strade e raffinerie per protesta contro il caro carburante. Il ministro Castaner ha puntato il dito contro "la radicalizzazione" e il "numero troppo grande di feriti". "Assistiamo a una deriva totale di una manifestazione nata in modo casuale sabato e che ora si radicalizza con affermazioni non più coerenti, che vanno in tutte le direzioni", ha dichiarato Castaner su France 2. Finora il bilancio delle manifestazioni è di due morti e oltre 500 feriti. Il presidente francese Emmanuel Macron, invece, usa termini come "dialogo" e "confronto" per sedare le proteste: "Possiamo uscirne, nel confronto, nella capacità di trovare sia il giusto ritmo che le soluzioni sul terreno", ha spiegato Macron.

"Diritto di manifestare non è diritto di ferire agenti"

Oltre alle due vittime, il motociclista e una donna investita in Savoia, da sabato tra gli oltre 500 feriti delle manifestazioni ce ne sono 17 gravi. Castaner ha citato in particolare il caso dei "tre poliziotti feriti a colpi di bocce" e il gruppo che si era asserragliato in un centro commerciale "armato di spranghe di ferro e bottiglie molotov". "Il diritto di manifestare - ha detto il ministro - non è quello di bloccare e di ferire gli agenti".

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