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L'amministrazione Trump: tornano le sanzioni contro l’Iran

Mondo

Dopo l'abbandono dell'accordo sul nucleare, gli Usa confermano il ritorno delle sanzioni eliminate dopo l'intesa del 2015. Il presidente su Twitter cita Game of Thrones: “Sanctions are coming”. 8 paesi potranno continuare a comprare il petrolio iraniano

Gli Usa hanno annunciato il ripristino di tutte le sanzioni adottate nei confronti dell'Iran e revocate in base all'accordo sul nucleare firmato nel 2015 sotto la presidenza Obama. Donald Trump ha personalmente dato un annuncio su Twitter scrivendo “Sanctions are coming - 5 november”. Un messaggio che sembra la copertina per il lancio di un film e riprende la famosa citazione della serie “Game of Thrones” (in quel caso è “Winter is coming”, l’inverno sta arrivando ndr.)

Sanzioni in vigore a breve

Le sanzioni, che entreranno in vigore nelle prossime ore, riguardano i settori dell'energia, del trasporto marittimo e quello finanziario. Si tratta della seconda tranche di misure restrittive reintrodotte dall'amministrazione Trump dopo l'uscita degli Usa dall'accordo sul nucleare iraniano del luglio 2015. Ad essere penalizzati saranno soprattutto i Paesi che continuano a importare petrolio dall'Iran e le società che continuano a fare affari con individui ed entità inserire nella “lista nera” degli Usa. Il segretario di stato Mike Pompeo e quello al tesoro Steve Mnuchin hanno spiegato che le sanzioni resteranno in vigore fino a che Teheran non finirà di sostenere il terrorismo, rinuncerà al suo coinvolgimento militare in Siria e fermerà completamente i suoi programmi nucleare e missilistico.

Pompeo: 8 Paesi potranno ancora importare petrolio

Gli Usa garantiranno a otto Paesi di continuare temporaneamente a importare petrolio iraniano: lo ha detto il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, aggiungendo che altri 700 individui saranno inseriti nella lista nera delle sanzioni a Teheran. L'elenco degli otto Paesi esentati dalle sanzioni sarà reso noto lunedì, quando le misure decise dall'amministrazione Trump entreranno in vigore. Secondo indiscrezioni dovrebbero esserci Giappone, Corea del Sud, Cina e India. Forse - spiegano fonti dell'amministrazione Usa - anche la Turchia. L'Europa è esclusa dall’esenzione ha detto Pompeo. L'Unione europea, insieme alla Russia e alla Cina, si è sempre opposta all'addio degli Usa all'accordo del 2015 sul nucleare iraniano. Eppure, secondo Ap, che cita fonti ufficiali americane, l’Italia potrebbe rientrare tra i Paesi che potranno continuare a importare petrolio dall’Iran.

Mogherini: profondo rammarico per sanzioni Usa

L'Alto rappresentante Ue Federica Mogherini, in una nota congiunta con i ministri degli Esteri e delle finanze di Francia, Germania e Gb, i Paesi Ue che hanno negoziato l'accordo con l'Iran, ha commentato esprimendo "profondo rammarico" per l'ulteriore ripristino di tutte le sanzioni Usa a Teheran. Nella nota si sottolinea l'importanza di mantenere ed implementare l'accordo Jcpoa, "fondamentale per la sicurezza dell'Europa, della regione e del mondo intero" e che "l'Iran continui ad attuare integralmente tutti i suoi impegni nucleari".

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