
Gli impiegati del colosso del web nelle sedi di Londra, Tokyo, Singapore, Berlino e Zurigo hanno interrotto il proprio turno di lavoro per scendere in piazza e chiedere che l'azienda cambi il modo di trattare le accuse per abusi e discriminazioni di genere

Centinaia di dipendenti di Google in tutto il mondo hanno interrotto oggi il turno di lavoro per scendere in piazza in segno di protesta dopo lo scandalo molestie esploso dopo un'inchiesta del New York Times. Sono scesi in strada i lavoratori delle sedi di Londra, Tokyo, Singapore, Berlino e Zurigo e Haifa. Nelle foto, le proteste alla sede di Londra -
Google, scandalo molestie sessuali. Nyt: "Coperti alti dirigenti"
I casi di molestie all'interno di Google sono stati denunciati ma i cui autori, secondo le accuse, non sarebbero stati sufficientemente puniti dal gigante del web che anzi in alcuni casi avrebbe offerto loro elevate buonuscite per abbandonare l'azienda -
Molestie, gli scandali che hanno scosso l'America da Weinstein a Cosby
La scorsa settimana Google ha dichiarato di aver licenziato 48 impiegati negli ultimi due anni - tra cui 13 alti dirigenti - a seguito di tali accuse, annunciando "una linea sempre più dura" su comportamenti inappropriati -
Il caso Weinstein, dalle molestie al movimento femminista MeToo
Lo scandalo è emerso dopo l'inchiesta del New York Times, secondo la quale il creatore di Android Andy Rubin, avrebbe ricevuto una buonuscita del valore di 90 milioni di dollari mentre si trovava sotto accusa per cattiva condotta e molestie sessuali. Un portavoce di Rubin aveva poi respinto le accuse, dicendo che ha lasciato Google di sua iniziativa -
Caso Weinstein, dalle prime accuse al carcere: ecco cosa rischia ora
I lavoratori in protesta vogliono sostenere chiunque, in qualsiasi posto di lavoro, abbia subito molestie e chiedono garanzie sul fatto che i perpetratori di tali molestie non siano protetti o premiati -
Google, scandalo molestie sessuali. Nyt: "Coperti alti dirigenti"
La richiesta dei dipendenti è che si cambi il modo di trattare le accuse di molestie e abusi di genere, inclusa la fine del ricorso obbligatorio all'arbitrato, che darebbe alle lavoratrici la possibilità di ricorrere invece alla denuncia penale -
Molestie, gli scandali che hanno scosso l'America da Weinstein a Cosby
L'amministratore delegato di Google, Sundar Pichai, ha inviato un messaggio ai dipendenti martedì scorso, nel quale si è detto "profondamente dispiaciuto per le azioni passate e il dolore che hanno causato ai dipendenti" e specificando che nessuna delle persone che si è dimessa o che è stata licenziata a causa di molestie sessuali negli ultimi due anni ha ricevuto "una buonuscita" -
Il caso Weinstein, dalle molestie al movimento femminista MeToo