Usa, dalla cannabis alla schiavitù: ondata di referendum

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(Getty)

Oltre che per le elezioni di metà mandato, in molti Stati americani si va alle urne anche per questioni referendarie come l’abolizione della schiavitù in Colorado o la legalizzazione della marijuana per uso ricreativo in Michigan. Ecco i quesiti più importanti

L'abolizione della schiavitù dalla Costituzione del Colorado, la legalizzazione della cannabis per uso ricreativo in Michigan, la tassa sulle grandi aziende per allentare l'emergenza senzatetto a San Francisco. Non ci sono soltanto le elezioni di metà mandato: il 6 novembre in diversi Stati degli Usa si vota anche per alcuni importanti referendum. Ecco quelli principali.

Tassare la Silicon Valley

Uno dei referendum più attesi e che ha generato il maggior numero di polemiche è quello che prende il nome di 'Proposition C': a San Francisco si vota per introdurre un'imposta che divide i big dell'hi-tech. Si tratta di una tassa pensata per far fronte all'emergenza dei senzatetto, provocata anche dall'aumento degli affitti per la presenza dei giganti del web e della tecnologia. Nello specifico, l'iniziativa prevede un contributo dello 0,5% sui ricavi netti delle società con fatturato superiore ai 50 milioni di dollari. Dietro questa proposta c’è il movimento Our City, Our home: un’associazione che include diversi gruppi di difesa a favore dei senzatetto della città e che ha presentato la Proposition C all’inizio del 2018. Non tutti però sono d’accordo sulla possibile introduzione di questa tassa, a partire dal sindaco di San Francisco, London Breed, che in campagna elettorale aveva già promesso un aiuto ai senzatetto ma senza prevedere nessuna imposta aggiuntiva: la città, afferma, "ha bisogno di migliorare le risorse" e chiedere più rifugi, più posti letto e un servizio migliore ma non di aumentare le tasse.

Cancellare la schiavitù in Colorado

Gli elettori del Colorado sono chiamati a esprimersi sulla possibilità di rivedere la Costituzione per l'abolizione di alcune norme sulla schiavitù e lo sfruttamento forzato. La schiavitù, in realtà, è già illegale nello Stato, ma non se è usata come punizione. Presente nella Costituzione dal 1876, si tratta di una disposizione che tecnicamente permette a una persona di essere ridotta in schiavitù - o in schiavitù a contratto - se condannata per un crimine. Per anni si è deciso di non cambiare questa norma, scritta in un linguaggio piuttosto arcaico, che risulta decisamente anacronistica. Due anni fa, nel 2016, ai cittadini era stato chiesto di esprimersi al riguardo, ma il referendum non era passato e la Costituzione quindi era rimasta intatta. Uno dei motivi per cui non era passato il referendum, fu la complessità del quesito posto ai cittadini, dovuto all’altrettanto difficile linguaggio con cui è stata scritta oltre 100 anni fa la parte della Costituzione che si intende cambiare. Per assicurarsi che non ci sia confusione, questa volta i legislatori chiedono quindi agli elettori di rispondere sì o no alla totale cancellazione del testo in esame.

Legalizzazione della cannabis

In Michigan e in North Dakota, invece, si vota per la legalizzazione della cannabis per uso ricreativo, applicando le stesse regole in viogre per il consumo di alcol, fra le quali l'età minima di 21 anni per il possesso e il consumo. Se il referendum dovesse passare, il Nord Dakota stabilirà il record per l'attesa più breve tra la legalizzazione della marijuana per uso medico, avvenuta nel 2016, e la libertà per gli adulti di possedere e consumare la pianta a scopo ricreativo. Per quanto riguarda il Michigan, anche i residenti dello Stato dei Grandi Laghi sembrano sostenere la legalizzazione con i sondaggi che mostrano il 61% di sostegno all'iniziativa. Negli Stati dello Utah e del Missouri si vota invece per la legalizzazione della marijuana per uso medico. Referendum simili erano stati pensati anche in Ohio e Oklahoma ma non è stato raggiunto il numero di firme necessario per andare alle urne. Con ogni probabilità se ne riparlerà nel novembre del 2019. In ogni caso, se gli elettori di North Dakota, Michigan, Utah e Missouri approveranno la legalizzazione, il 2018 terminerà con 32 dei 50 Stati americani in cui la marijuana si può utilizzare a scopo medico, mentre saranno 11 quelli in cui si potrà consumare anche a scopo ricreativo.

Imposte sul tabacco in South Dakota

Alle urne anche gli elettori del South Dakota. Sono diversi i quesiti per cui sono chiamati a votare, ma quello principale riguarda una misura che aumenta le tasse sul fumo per finanziare le scuole e ridurre le elevatissime rette universitarie per gli studenti. Nello specifico, si tratta di un aumento delle tasse statali sul tabacco e la conseguente creazione di un fondo che, oltre ad abbassare le imposte scolastiche, fornisce un sostegno finanziario agli istituti tecnici statali secondari. Ciò significa che se dovesse essere approvata, la proposta porterebbe a un versamento annuale a tale fondo di 20 milioni di dollari che deriverebbero dall’aumento dei costi dei pacchetti di sigarette (1 dollaro per quelli da 20, 1.25 dollari per quelli da 25). Altri prodotti o derivati del tabacco sarebbero tassati al 55% del prezzo all'ingrosso, rispetto all'attuale 35%. Secondo i sostenitori di questa proposta, la misura adottata contribuirebbe a rendere le scuole tecnologiche del South Dakota competitive con quelle degli Stati circostanti e ridurre l'uso del tabacco nello stato.

Diritti per gli animali da allevamento in California

Fra le misure al voto anche quella in California per imporre agli agricoltori l'obbligo di concedere più spazio alle galline da uova, pena il divieto di vendere i propri prodotti. Stesse regole previste per altri animali da allevamento, dai suini da riproduzione ai vitelli. Si tratta della Propositon 12, che modificherebbe e restringerebbe le leggi della California sulle gabbie per gli animali da fattoria. Inoltre, entro il 2022, richiederebbe che tutti i prodotti venduti in nello Stato derivino da animali allevati senza gabbia. "Penso che la maggior parte dei californiani sostenga la garanzia che tutti gli animali siano protetti dalla crudeltà umana", ha dichiarato Josh Balk, vicepresidente della Humane Society of the United States. Se approvata da una maggioranza semplice, la legge imporrebbe, entro il 2020, 13mq di spazio per ogni vitello allevato, almeno 7.5 mq per ogni maiale entro il 2022 e tutte le galline da uova libere dalle gabbie entro il 2022. 

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