Regno Unito, abolito il termine "fake news"

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Il Regno Unito ha deciso di cancellare dai documenti ufficiali l'espressione fake news (archivio Getty Images)

Non si potrà più usare questa espressione nei documenti e nelle relazioni ufficiali, perché il concetto è stato definito troppo vago. Sarà sostituito con termini come "disinformazione"

Il governo inglese ha abolito l'uso dell'espressione fake news dai documenti ufficiali, perché considerata troppo vaga, priva di una definizione univoca e capace di portare confusione nel dibattito pubblico. La decisione è arrivata dopo un'inchiesta del "Digital, Culture, Media and Sports Committee", riportata dal Telegraph, che si è occupata di ricercare la minaccia di interferenze straniere durante i processi democratici britannici.

Meglio usare "disinformazione"

Nello stralcio del rapporto della commissione pubblicato dal Telegraph è contenuta la raccomandazione rivolta al governo di rifiutare il termine fake news e di optare invece "per l’uso di parole come disinformazione o falsa informazione". L'espressione fake news potrà essere ancora usata nel dibattito, ma sarà vietata nei documenti ufficiali. Il motivo che ha spinto la commissione a redigere tale indirizzo sta nella mancata definizione univoca: "Con una definizione e chiare linee guida per aziende, organizzazioni e per il governo - si legge ancora - ci sarà un significato coerente e condiviso tra i diversi attori".

Il sospetto di interferenze russe

Il rapporto nasce nell'ambito del Russiagate, l'inchiesta giudiziaria partita dalle presunte ingerenze russe nelle elezioni presidenziali americane, nel 2016. Agenti stranieri avrebbero influenzato la vittoria di Donald Trump (primo grande utilizzatore dell'espressione fake news), ma esiste il sospetto che ci siano state "interferenze" russe anche nel voto inglese sulla Brexit. Il presidente della commissione Damian Collins auspica un approccio coordinato nel governo per "combattere le campagne di disinformazione organizzate dalle agenzie russe, che mirano a minare e distruggere la nostra democrazia".

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