Khashoggi, media: Arabia Saudita ammetterà la morte in interrogatorio

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Secondo Cnn e Wsj, Riad è pronta ad ammettere che l’interrogatorio finito male è stato condotto da agenti traditori avrebbe dovuto portare al sequestro del giornalista dalla Turchia

Secondo la Cnn e il Wall Street Journal, il caso della scomparsa del giornalista Jamal Khashoggi è vicino a una svolta: i media statunitensi scrivono infatti che l’Arabia Saudita è pronta ad ammettere che l’uomo è stato ucciso in seguito a un interrogatorio andato male. Un interrogatorio condotto da “agenti traditori”, che avrebbe dovuto portare a un suo sequestro dalla Turchia.

“Operazione condotta senza autorizzazione e trasparenza”

La Cnn cita due fonti: una di queste afferma che le conclusioni del rapporto in via di preparazione da parte di Riad includeranno probabilmente il fatto che "l'operazione è stata condotta senza autorizzazione e trasparenza e che coloro che sono stati coinvolti saranno ritenuti responsabili".

Chi era Jama Khashoggi

Jamal Khashoggi, giornalista inviso al governo di Riad, era stato costretto all'esilio negli Stati Uniti un anno fa. Nonostante questo aveva continuato, con i suoi editoriali per il Washington Post, a denunciare la repressione politica e la censura nel Paese. Khashoggi è scomparso il 2 ottobre scorso dopo essere entrato nel consolato dell'Arabia Saudita a Istanbul; da lì, secondo quanto sostenuto dalla sua compagna, Khashoggi non sarebbe mai più uscito e – sostengono i servizi segreti turchi – sarebbe stato ucciso da una quindicina di sauditi che quello stesso giorno avrebbero fatto rientro nel loro Paese.

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