Royal Wedding 2, quando la Principessa vorrebbe essere Cenerentola

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Liliana Faccioli Pintozzi

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Tutto è pronto a Windsor per le nozze di Eugenie e Jack, molto simili a quelle di Harry e Meghan. Stessa chiesa e stesso programma, molti più ospiti, ma camere d'albergo ancora vuote, una sola diretta tv, e un'assenza d'eccezione - perché Camilla non ci sarà.

Nella società che si specchia nei social network, a raccontare l'atmosfera basta l'hashtag scelto da ITV, l'unica televisione che garantirà la diretta dell'evento: #royalwedding2, 2 come numero 2, 2 come secondo classificato, 2 come replica in tono minore.

Replica, già. E il termine di paragone non potrebbe essere più impietoso: neanche 5 mesi fa, era maggio, c'era il sole, Windsor da giorni era addobbata di bandiere e assaltata dai royal fans. Il bel Principe commosso e incredulo all'altare, la Cenerentola venuta da lontano che entra da sola in Chiesa, la Monarchia che si apre al mondo e al futuro, il Paese che si scopre ancora e sempre innamorato della Casa Reale. Parole parole parole, canterebbe qualcuno; ma anche tanta sostanza, allora. Oggi, è diverso.

Oggi più di una voce chiede che almeno per questo Royal Wedding lo Stato non debba cacciare una sterlina - d'altra parte Eugenie è solo nona in linea di successione al trono. Oggi gli alberghi, all'epoca sold out, sono mezzi vuoti e offrono le tariffe più basse dell'intero mese. Oggi quasi nessuno ha in tasca il biglietto per il trenino che all'alba porta da Londra a Windsor, e nessuno si aspetta che a sintonizzarsi con la diretta tv siano di nuovo in 13 milioni solo nel Regno.

E allora te lo chiedi, perché lo abbia fatto. Perché quella che un tempo era un Brutto Anatroccolo e ora è una 28enne graziosa, serena e (più) sicura di sé si sia voluta sottoporre a questo confronto costante, andandolo anzi a ricercare. Stessa chiesa e stessa processione in carrozza, ma con un itinerario ridotto. Stessi invitati "popolari" (1.200 nei giardini del Castello), un numero maggiore di invitati "ufficiali" (850 contro i 600 di Harry e Meghan). Stesso jet set, a partire dai Clooney ed Elton John; ma defezioni importanti proprio da chi non ti aspetti. Non ci sarà, infatti, Camilla, Duchessa di Cornovaglia. "Aveva un altro impegno in agenda" la motivazione ufficiale. Scusa debole, di fronte a un matrimonio annunciato otto mesi fa. E così c'è chi maligna, è una vendetta su Fergie La Rossa, madre della sposa e "team Diana" da sempre - perché si sa, la vendetta è un piatto che va servito freddo.

Chissà perché lo ha fatto, Eugenie, se per un malriposto senso di inferiorità o per un'aggressiva ricerca, per una volta, dei riflettori puntati. D'altra parte, la Sindrome della Seconda (Fila) è impietosa sempre, ancor di più in quel circolo di amici e parenti - le nozze di Pippa Middleton lo ricordano a tutti, con tanto di aereo d'epoca e, anche lì, carrozza.

Intanto, Eugenie lo ha fatto. E probabilmente ha fatto anche bene. Tanto non sarà né la prima né l'ultima sposa ad aver, magari, esagerato giusto un po'. E poi all'altare non ci sarà un Principe, ma l'uomo che è al suo fianco da circa sette anni (e che Principe non lo diventerà neanche dopo il matrimonio). Lei non sarà Cenerentola, ma una Genoveffa allegra e simpatica. E alla fine tutte le spose sono belle, tutti i matrimoni una promessa di felicità eterna, e insomma speriamo solo che almeno per "quel" vestito si sia fatta consigliare bene. I precedenti fanno tremare le ginocchia. 

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