Alluvione Maiorca, morti e dispersi. Anche Rafa Nadal tra i volontari

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Rafa Nadal tra i volontari di Sant Llorenc des Cardassar (Sky)

Dopo le violente precipitazioni che hanno colpito l'isola delle Baleari, il tennista si è unito alla gente di Sant Llorenc des Cardassar per aiutare a ripulire le strade dal fango. Il suo centro sportivo è stato aperto per accogliere gli sfollati

Dieci morti e almeno 200 sfollati. Con le autorità alla ricerca di un bambino di cinque anni e una coppia di turisti tedeschi ancora dispersi. È questo il bilancio - ancora provvisorio - dell'ondata di maltempo che tra martedì 9 e mercoledì 10 ha investito l'isola spagnola di Maiorca, devastandone l'area orientale. Dopo le piogge torrenziali è il momento dei soccorsi: almeno 500 le persone impegnate. Anche il tennista Rafael Nadal si è unito alla gente di Sant Llorenc des Cardassar, per aiutare a ripulire le case e le strade dal fango.   

Il centro sportivo come rifugio

In un video diffuso da El Pais, le telecamere hanno ripreso l'atleta maiorchino, scarponi ai piedi, impegnato con gli altri volontari. Dopo le inondazioni, Nadal ha messo a disposizione anche le strutture del suo centro sportivo per chi è rimasto senza casa. Le persone ospitate sono circa cinquanta. Nadal, rinnovando l'invito a utilizzare la sua academy come rifugio, ha parlato su Twitter di "giorno triste per Maiorca" ed espresso "sincere condoglianze per i parenti delle vittime".

Il bilancio dell'alluvione

Le piogge hanno causato l'esondazione del torrente Ses Planes. Tra le aree più colpite c'è proprio quella di Sant Llorenc des Cardassar. Il bilancio è al momento di dieci morti. L'Assessore regionale delle Finanze e della Pubblica Amministrazione, Catalina Cladera, ha descritto la situazione come "devastante", spiegando che le autorità non avevano previsto piogge così intense: nell'isola sono caduti 233 litri di acqua per metro quadrato in sole due ore.

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