Sul volo di ritorno dai Paesi baltici, il Pontefice è tornato a parlare dello scandalo della pedofilia: “I giovani sono indignati dalla scarsa condanna”. Bergoglio ha toccato anche i temi del sovraffollamento delle carceri e delle spese militari in armi
“Gli abusi sui bambini sono mostruosi, ma ora la Chiesa si è accorta che deve lottare in un altro modo”. Papa Francesco, sul volo di ritorno che l’ha riportato in Vaticano dopo il viaggio nei Paesi baltici, è tornato a commentare gli scandali che hanno visto coinvolti esponenti del clero. Guardando "al caso della Pennsylvania, i primi anni erano tanti i preti che sono caduti in questa corruzione. Poi, in tempi più recenti, sono diminuiti, perché la Chiesa se n'è accorta che doveva lottare in un altro modo”. Secondo il Pontefice, "i giovani si scandalizzano dell'ipocrisia dei grandi, si scandalizzano delle guerre, si scandalizzano dell'incoerenza, si scandalizzano della corruzione: e in questo entra anche il tema degli abusi sessuali. Nella Chiesa è più scandaloso, perché essa deve portare i bambini a Dio, non distruggerli. C’è un'accusa: tutti conosciamo le statistiche, non sto a ripeterle" (IL PAPA RIMUOVE VESCOVI CILENI).
Giovani indignati per scarsa condanna
Già in giornata il Papa ha detto di essere consapevole che "molti giovani non ci chiedono nulla perché non ci ritengono interlocutori significativi per la loro esistenza. Alcuni, anzi, chiedono espressamente di essere lasciati in pace, perché sentono la presenza della Chiesa come fastidiosa e perfino irritante. Li indignano gli scandali sessuali ed economici di fronte ai quali non vedono una condanna netta; il non saper interpretare adeguatamente la vita e la sensibilità dei giovani per mancanza di preparazione; o semplicemente il ruolo passivo che assegniamo loro” (CONVOCATI CAPI DELLE CONFERENZE EPISCOPALI).
Scandalo spese armi, sì a ragionevoli forze difesa
Tanti i temi toccati dal Papa durante il volo di ritorno verso il Vaticano. Ad esempio quello sulle spese militari: "Sono scandalose. Mi dicevano che con quello che si spende in armi in un mese, si potrebbe dare da mangiare a tutti gli affamati del mondo per un anno. È terribile”. Secondo Bergoglio, "l'industria, il commercio delle armi, e anche il contrabbando delle armi, è una delle corruzioni più grandi", ha aggiunto. Per il Papa, nella "logica della difesa", un Paese "deve avere un ragionevole e non aggressivo esercito di difesa".
“Carceri sovraffollate sono una forma di tortura”
Dall’aereo papale il Pontefice ha ricordato che la crudeltà dei tempi dei totalitarismi "non è finita. C'è la stessa crudeltà oggi. Si trova in tanti posti di detenzione. Si trova in tante carceri, anche col sovraffollamento, che è un modo di tortura, di non vivere con dignità. Un carcere che oggi è sistemato senza dare al detenuto l'uscita della speranza, già è una tortura. Questo è uno scandalo, un grave scandalo della nostra cultura e della nostra società".
Accordo Cina-Santa Sede: nomino io
Bergoglio ha commentato anche il recente accordo sulle nomine dei vescovi in Cina: "Quando si fa un accordo di pace, un negoziato, ambedue le parti perdono qualcosa. Sui nomi dei vescovi, ha chiarito Francesco, "c'è un dialogo su eventuali candidati, la cosa di fa in dialogo, ma nomina Roma, nomina il Papa, questo è chiaro”.
“Paesi baltici esempi apertura a migranti, con prudenza”
Il Papa è anche tornato a lodare i Paesi baltici per l'apertura ai migranti. "Non ci sono forti blocchi populisti. Sono popoli aperti, che hanno voglia di integrare i migranti, ma non massicciamente perché non si può. Integrarli con la prudenza del governo. Questa è una partita che si gioca ogni giorno, passo dopo passo: con la cultura, col dialogo, ma non è facile”.