Alla conferenza annuale di Liverpool è stata approvata una mozione che prevede l’invocazione di un secondo voto popolare sull'esito dei negoziati con Bruxelles, ma solo dopo la prospettiva di elezioni anticipate. Il leader laburista si rifiuta di dire cosa voterebbe
Il Labour britannico apre all'opzione di un referendum bis sulla Brexit. E lo fa alla conferenza annuale a Liverpool, approvando a valanga una mozione che prevede esplicitamente la possibilità di invocare un secondo voto popolare sull'esito dei negoziati con Bruxelles. Ma il leader del partito laburista, Jeremy Corbyn, frena, precisando alla Bbc che di fronte allo scenario di un inciampo parlamentare finale del governo May, il primo passo da fare sarebbe comunque tornare a Bruxelles per cercare "di negoziare un accordo migliore".
Elezioni politiche anticipate o referendum bis
La mozione approvata a Liverpool prevede la possibilità di un referendum, subordinato però alla prospettiva di elezioni politiche anticipate in caso di un no deal o di un accordo con l'Ue firmato dal governo Tory di Theresa May, ma respinto dal parlamento di Westminster.
Corbyn non dice cosa voterebbe al referendum
Corbyn, dal canto suo, ha assicurato di appoggiare senza riserve la mozione e la posizione espressa all'assise di Liverpool dal suo ministro ombra per la Brexit, Keir Starmer. E ha dribblato una domanda su quale sarebbe il suo voto laddove un nuovo referendum si tenesse davvero, dicendo di non voler rispondere per ora a "una domanda ipotetica".