Germania, Merkel ammette: gestione del caso Maassen "non convincente"

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Angela Merkel legge le dichiarazioni sul caso Maassen (Getty Images)

La Cancelliera si è detta "rammaricata" e ha destinato l'ex capo degli 007 tedeschi, rimosso per i contatti con l'estrema destra, a un incarico meno prestigioso rispetto a quello di segretario di Stato

Hans-Georg Maassen, l'ormai ex capo dei Servizi interni tedeschi, non sarà segretario di Stato al ministero dell'Interno. Il governo lo nominerà rappresentante speciale per la sicurezza interna. Una mossa con cui Angela Merkel tiene unita la sua coalizione e acquieta l'opinione pubblica. La prima soluzione, ha affermato la Cancelliera, non era "convincente". Quella trovata ieri, dopo un incontro tra i partiti di maggioranza, è "adeguata".

Il caso Maassen

Merkel si è detta "rammaricata", ammettendo pecche nella gestione del caso. Per settimane, la posizione da prendere nei confronti di Maassen ha diviso il Paese e la coalizione di governo. Il numero uno degli 007 tedeschi è stato accusato di simpatie per l'estrema destra. In particolare, avrebbe fatto passare sotto silenzio un video in cui, lo scorso 26 agosto a Chemnitz, in Sassonia, un gruppo di militanti ha attaccato uno straniero. La prova regina, un video ripreso durante una manifestazione organizzata dopo l'omicidio di un falegname tedesco da parte di un rifugiato iracheno, era stata bollata come farlocca da Maassen. Una posizione poi smentita in una relazione presentata al ministero degli Interni e che – secondo l'accusa – sarebbe dovuta alla vicinanza con Alternative für Deutschland, formazione di estrema destra.

Il nuovo incarico

Dopo una lunga attesa, la settimana scorsa era arrivata la prima decisione. La rimozione di Maassen dalla guida dei servizi e il trasferimento alla poltrona di segretario di Stato al ministero dell'Interno. Una soluzione criticata da opposizione, parte della maggioranza e opinione pubblica. Sia per il prestigio dell'incarico, sia per la retribuzione, che sarebbe stata maggiore rispetto a quella percepita finora. Non una punizione esemplare. E così, a distanza di cinque giorni, il governo Merkel ha optato per un'altra strada: Hans-Georg Maassen sarà rappresentante speciale per la sicurezza interna.

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