Spagna, i resti di Franco saranno rimossi da memoriale Guerra civile
MondoMadrid approva decreto legislativo che dà via libera alla riesumazione e rimozione del corpo del dittatore dalla Valle dei Caduti. Il testo dovrà essere approvato dal Parlamento. Vicepremier: “Il mausoleo è segno di mancanza di rispetto per le vittime”
I resti del dittatore spagnolo Francisco Franco potrebbero essere riesumati e rimossi dalla Valle dei Caduti, il memoriale dedicato ai morti della Guerra civile. Il governo di Madrid, infatti, ha approvato un decreto legislativo che dà il via libera all’iter. Ad annunciarlo è stata Carmen Calvo, vicepremier del governo socialista. Il decreto, 43 anni dopo la morte del caudillo avvenuta il 20 novembre 1975, dovrà essere sottoposto all'approvazione del Parlamento.
"Quella tomba è mancanza di rispetto per vittime Guerra civile"
“Il governo ha approvato un decreto che modifica due aspetti della legge sulla Memoria storica del 2007”, ha spiegato Calvo in una conferenza stampa. Il provvedimento, ha aggiunto, “consentirà la riesumazione dei resti del dittatore dal luogo dove sono sepolte le vittime” della Guerra civile. “La presenza della tomba di Franco in quel luogo – ha detto ancora la vicepremier – significa mancanza di rispetto e di pace per le vittime che vi sono sepolte”.
Decreto dovrà avere ok del Parlamento
Il decreto, comunque, dovrà essere approvato dal Parlamento spagnolo. Il conservatore Partido popular (Pp) e i centristi di Ciudadanos hanno annunciato che voteranno contro. Il governo del premier socialista Pedro Sanhez, però, ritiene di avere i voti sufficienti perché basta la maggioranza semplice. Il decreto sulle spoglie di Franco, infatti, avrebbe l'appoggio di Podemos, degli indipendentisti catalani di sinistra (Erc), dei catalani del PdeCat e del nazionalisti baschi del Pnv: per un totale di 177 voti, uno in più della maggioranza. Resta l'ostacolo della Chiesa cattolica: i resti di Franco, infatti, sono sepolti in una basilica. Ma Sanchez, scrive il sito del Pais, ha detto di aver parlato con l'arcivescovo di Madrid, Carlos Osoro, il quale avrebbe assicurato che non ci sarebbe opposizione.