Crollo lira turca, Erdogan avverte gli Usa: "Basta unilateralismo"

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La moneta della Turchia continua ad affondare trascinando giù i mercati. Il presidente turco minaccia Washington: “Non perderemo la guerra economica”. E al NYT dice: invertire mancanza di rispetto o cercheremo nuovi alleati. Moavero: caduta è risposta a dubbi su euro 

Dopo il crollo della lira turca, continua a salire di intensità lo scontro Ankara-Washington. Donald Trump ha deciso di raddoppiare i dazi su acciaio e alluminio dalla Turchia e poche ore dopo è arrivata la dura replica del presidente Recep Tayyp Erdogan. Il leader turco ha attaccato le “lobby dei tassi d’interesse” e ha promesso: “Non perderemo questa guerra economica”. Poi ha rincarato la dose in un articolo sul New York Times, avvertendo che “se gli Usa non invertono la tendenza all'unilateralismo e alla mancanza di rispetto saremo costretti a iniziare a cercare nuovi amici e alleati. Prima che sia troppo tardi, Washington deve rinunciare all'idea che le nostre relazioni siano asimmetriche. Le azioni unilaterali degli Usa nei confronti della Turchia - scrive il presidente turco al NYT - serviranno solo a minare gli interessi e la sicurezza americani".

La Turchia affossa i mercati

Ieri il crollo della lira turca è stato inarrestabile: la valuta è arrivata a toccare il minimo storico sul dollaro, perdendo fino al 17%, secondo quanto riporta Bloomberg. Un record negativo per la valuta di Ankara, sotto attacco per via dei timori delle politiche economiche del Paese, l’inflazione e i rapporti sempre più tesi con gli Stati Uniti. Si tratta della peggior settimana dallo scoppio della crisi finanziaria nel 2008 per la lira turca, con Piazza Affari che ha chiuso a -2,51%. La Borsa di Istanbul ha ceduto ieri l’8,8%. E si teme il “contagio” in Europa e nei Paesi emergenti.

Moavero: crollo lira è risposta ai dubbi su euro

Il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, intervistato dal Foglio, ha commentato che "ciò che succede in Turchia andrebbe valutato con attenzione da chi continua ad avere dubbi se avere una moneta come l'euro sia o no positivo: per me lo è”. Secondo il titolare della Farnesina, "trovarsi all'interno di una area solida come l'Europa, vale a dire di un'area capace di avere una moneta unica forte per più stati diversi e di creare tra quegli stati una rete di protezione in caso di problemi, è un vantaggio. Al contrario, avere una moneta che può fare riferimento unicamente al suo quadro nazionale può non offrire altrettante garanzie dinnanzi a una crisi finanziaria e ad attacchi speculativi".

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