Piloti Ryanair in sciopero in 5 Paesi, cancellati 400 voli in Europa

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Migliori condizioni contrattuali e retribuzioni più alte. Queste le ragioni della mobilitazione di 24 ore in Irlanda, Svezia, Belgio, Olanda e Germania. La compagnia: 85% dei voli è regolare, così si rovinano le ferie a migliaia di famiglie

Circa 400 voli cancellati e disagi per decine di migliaia di viaggiatori a pochi giorni da Ferragosto, nel pieno delle vacanze estive. È il bilancio dello sciopero "europeo" dei piloti di Ryanair che, a poche settimane di distanza dallo stop del 25 luglio che ha coinvolto diversi paesi tra cui l'Italia, sono tornati a incrociare le braccia per chiedere aumenti di stipendio e migliori condizioni di lavoro a una compagnia che solo dal dicembre scorso, dopo essersi rifiutata per 30 anni, ha accettato di riconoscere i sindacati. Non hanno volato i piloti di Ryanair di Belgio, Irlanda, Olanda, Svezia e Germania, ma Ryanair ha assicurato che l'85% dei voli programmati, circa 2mila, è stato regolare. Negli scali comunque non si sono registrati particolari disagi o situazioni di caos, perché i passeggeri erano stati avvertiti già da giorni e non si sono nemmeno presentati.

In Germania la mobilitazione più grossa

La mobilitazione più significativa è stata quella annunciata mercoledì scorso dal sindacato tedesco, che ha indetto uno stop dei voli per 24 ore, dalle 3.01 di venerdì alle 2.59 di sabato, solidarizzando con il personale degli altri Paesi, che avevano già lanciato la protesta. Alla decisione della sigla nota come “Cockpit”, che riguarda 12 scali in Germania, la dirigenza del gruppo ha reagito cancellando 250 voli e colpendo così circa 55mila passeggeri. Insieme ai 146 di cui aveva annunciato l'annullamento nei giorni scorsi, si arriva a quasi 400 voli disdetti su scala europea.

Voli cancellati a Ciampino e Orio al Serio, niente partenze e arrivi in Belgio

Tra i voli cancellati in mattinata, ce ne sono stati cinque all'aeroporto di Ciampino (su 44 partenze programmate complessivamente dal vettore irlandese). Soppressi, in particolare, i collegamenti per Berlino, Charleroi, Colonia. Nello scalo romano, però, non ci sono stati problemi per i passeggeri, avvisati già da alcuni giorni dalla compagnia aerea riguardo alle cancellazioni. Altri 14 voli (per Bruxelles, Dusseldorf e Berlino) sono stati cancellati a Orio al Serio. Nessun volo Ryanair, invece, è partito o arrivato in Belgio. Ma niente caos nemmeno all'aeroporto di Charleroi, dove una trentina di piloti ha organizzato un sit-in: anche i passeggeri degli 82 voli soppressi erano stati informati in anticipo e non si sono presentati all'imbarco. Dall'aeroporto principale, Zaventem, sono stati invece 26 i voli Ryanair annullati. In totale sono stati 14mila i passeggeri coinvolti dallo sciopero belga. In Olanda, invece, la compagnia è riuscita a sostituire tutti i piloti olandesi in sciopero con colleghi di altre nazionalità e quindi i voli sono stati tutti confermati. 

Ryanair: “Unico effetto è rovinare le vacanze di migliaia di famiglie”

“I passeggeri possono rinviare la partenza, cambiando la prenotazione senza pagare alcun sovraprezzo, o farsi restituire l'importo del biglietto”, ha spiegato nei giorni scorsi Ryanair in una conferenza stampa a Francoforte, nella quale si è mostrata delusa della decisione del sindacato tedesco. Altri risarcimenti non saranno possibili, dal momento che Ryanair non si sente responsabile delle cause della protesta. “Questo sciopero non è necessario ed è ingiustificato”, ha detto Kenny Jacobs, capo marketing del gruppo. “Con 40 ore di preavviso, a metà agosto, l'unico effetto è rovinare le vacanze di migliaia di famiglie che non hanno alcuna colpa”, ha fatto eco Peter Bellew, altro dirigente, che ha anche sottolineato come i piloti tedeschi guadagnino 190mila euro all'anno. Oggi, poi, la compagnia ha definito "deplorevole e ingiustificato lo sciopero in 5 dei nostri 37 mercati" e ha invitato i sindacati a continuare i negoziati anziché indire altri scioperi ingiustificati.

Lo sciopero per ottenere aumenti e migliori condizioni

Ma il sindacato tedesco non ha fatto passi indietro. “Anche nelle prossime settimane e mesi ricorreremo a forme di lotta, che potranno essere anche spontanee”, ha avvertito. Con la vertenza, aperta da gennaio, si vogliono ottenere aumenti di stipendio e migliori condizioni di lavoro. Ma Ryanair teme adesso anche un forte danno di immagine. Già due settimane fa la mobilitazione degli assistenti di volo aveva portato alla cancellazione di 600 voli in Spagna, Portogallo, Belgio e Italia, colpendo circa 100mila passeggeri.

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