Torna libero l'ex senatore russo arrestato in Italia

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La Corte d'Appello di Venezia ha deciso di rimettere in libertà l'ex senatore russo Dmitry Krivitsky (foto: archivio Fotogramma)

Dmitry Krivitsky, che si considera un perseguitato politico, era stato fermato lo scorso 23 luglio in un hotel di Cortina d'Ampezzo (Belluno), su mandato di cattura internazionale nell'ambito di una indagine per corruzione

Torna in libertà l'ex senatore russo Dmitry Krivitsky, arrestato lo scorso 23 luglio in un hotel di Cortina d'Ampezzo su mandato di cattura internazionale nell'ambito di una indagine per corruzione. A deciderlo è stata la Corte d'Appello di Venezia che, però, non si è ancora pronunciata in merito alla richiesta di estradizione.

L'arresto

Per le autorità russe, Krivitsky è un ricercato per corruzione. L'accusa a suo carico riguarda una presunta tangente di 15 milioni di rubli, poco più di 200 mila euro, e di sospetti di appropriazione indebita di fondi legati alla costruzione di strade. La polizia lo ha fermato lo scorso 23 luglio, in relazione ad un mandato di cattura internazionale spiccato lo scorso primo marzo nell'ambito di una indagine che si sta svolgendo a Novgorod, nella regione di origine dell'ex parlamentare. L'arresto è avvenuto mentre Krivitsky si trovava in vacanza in Italia: trasferitosi da un paio d'anni in Francia, aveva fatto domanda di asilo politico ed era in attesa della decisione sul suo accoglimento, prevista per novembre.

Perseguitato politico?

"Sono un perseguitato politico, temo per la mia vita", aveva detto ai giudici l'ex membro del Consiglio Federale russo. Gli avvocati della difesa sostengono infatti che Krivitsky sia stato preso di mira da quando votò contro le operazioni militari in Ucraina. "I giudici hanno affermato il primato della legge sulla politica e stabilito che l'Unione europea, grazie al Trattato di Lisbona, è luogo sicuro", il commento dei legali.

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