Incendi in California: 5 morti, Trump dichiara lo stato d'emergenza

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Un'immagine dei roghi in California (Getty Images)

Tra le vittime, anche due bambini di 4 e 5 anni. Situazione critica nel Nord del Paese. Bruciate 500 case, evacuati in oltre 38 mila. Le alte temperature e i forti venti complicano l'intervento dei pompieri

È salito a cinque il bilancio delle vittime degli incendi in California. Fra i morti, anche due bambini, uno di 4 e uno di 5 anni, rimasti intrappolati fra le fiamme insieme alla nonna settantenne. I tre erano dispersi da giovedì, da quando il fuoco aveva distrutto la loro casa. Intanto il presidente americano Donald Trump ha dichiarato lo stato di emergenza, aprendo la strada agli aiuti federali.

Situazione critica nel Nord del Paese

Le fiamme nel Nord della California sono arrivate a coprire un'area di oltre 327 chilometri quadrati, un'estensione quasi pari alla città di Philadelphia, e sono state contenute solo per il 5%. Il forte caldo e i venti a 80 chilometri all'ora complicano l'azione dei pompieri. Fino al 30 luglio, inoltre, il mix di elevate temperature e venti continuerà, creando ancora disagi.

Fiamme in tutta la California

Il 'Carr Fire' - così è stato chiamato l'incendio - è divampato il 23 luglio per via di un guasto meccanico a un veicolo nella Whiskeytown national recreation area. Da quel momento le fiamme sono cresciute a dismisura, bruciando 500 abitazioni, minacciandone altre 5 mila e costringendo all'evacuazione 38 mila persone. Nei giorni scorsi si è poi decisa la chiusura dello Yosemite Park, nella zona centrale dello Stato, che riaprirà il 3 agosto. La crisi riguarda quindi tutta la California, dove si contano 14 grandi incendi con circa 10 mila pompieri impegnati per spegnere le fiamme.

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