Wikileaks, Ecuador: Assange prima o poi dovrà lasciare l'ambasciata

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Julian Assange sul balcone dell'ambasciata dell'Ecuador a Londra (foto Getty)

Il presidente dello Stato sudamericano ha spiegato che la questione è in discussione con le autorità britanniche. Sul 46enne pende un mandato di cattura confermato dai giudici britannici, nonostante l'accusa di stupro nei suoi confronti sia stata archiviata dalla Svezia

Julian Assange prima o poi dovrà lasciare l'ambasciata dell’Ecuador a Londra. A dare corpo ai peggiori timori del fondatore di Wikileaks è stato il presidente dello Stato sudamericano, Lenin Moreno, confermando a Sky News. che la questione è in discussione con le autorità britanniche. Assange vive dal 2012 all'interno dell'ambasciata dell’Ecuador a Londra per evitare un mandato d'arresto europeo emesso dalle autorità svedesi per delle accuse di stupro. Nonostante l'indagine svedese sia stata archiviata l'anno scorso, le autorità britanniche minacciano ancora di arrestare Assange se lascia l'edificio diplomatico, dopo che lo scorso febbraio i giudici di Londra hanno confermato il mandato di cattura nei suoi confronti.

Le accuse negli Usa

Negli Usa il fondatore di Wikileaks deve rispondere della pubblicazione di documenti segreti militari e diplomatici avvenuta nel 2010. Inoltre, le agenzie di intelligence americane ritengono che la Russia l'abbia usato come intermediario per diffondere le mail hackerate alla campagna presidenziale di Hillary Clinton nel 2016. Già alla fine di maggio, si era sparsa la notizia che la situazione fosse particolarmente a rischio per lui e che poteva essere costretto a lasciare il suo rifugio nell'ambasciata ecuadoregna a Londra in qualsiasi momento.

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