Assange conferma contatti con una società della campagna di Trump
MondoIl fondatore di Wikileaks ha scritto su Twitter di essere stato avvicinato dalla Cambridge Analytica ma di aver rifiutato la possibile collaborazione. L'obiettivo sarebbe stato quello di accedere alle email di Hillary Clinton
Le email sottratte
L’ammissione di un contatto tra Assange e una delle società satelliti della campagna presidenziale di Trump, seppur non andato a buon fine, contribuisce ad alimentare i sospetti su una possibile collaborazione tra le due realtà. Dubbi che nascono nei mesi precedenti al voto, quando Wikileaks ha pubblicato prima le email sottratte all'organo direttivo del Partito Democratico, il Democratic National Committee, e poi la corrispondenza privata di John Podesta, il direttore della campagna della Clinton. Dopo una serie di indagini l’intelligence statunitense, in quest'ultima occasione, aveva sostenuto che le email fossero state hackerate da soggetti russi per poi essere passate all’organizzazzione di Assange che, per statuto, raccoglie in forma anonima e ripubblica documenti relativi a comportamenti eticamente scorretti o discutibili di governi o aziende.
Proseguono le indagini per il Russiagate
Dallo scorso luglio il procuratore speciale, Robert Mueller, che guida l'inchiesta sul ruolo della Russia nelle elezioni del 2016, sta portando avanti un’indagine che include l'ipotesi che Donald Trump possa aver tentato di ostacolarela giustizia. Un’accusa dalla quale il presidente degli Stati Uniti si è difeso con veemenza. Intanto, però, nelle scorse settimane il team che indaga sulle possibili influenze russe, avrebbe ascoltato Cristopher Steele, un’ex spia britannica: quest’ultimo, secondo gli inquirenti, sarebbe l’autore di un dossier contenente informazioni compromettenti sui rapporti tra Trump e Mosca.