Alluvione in Giappone, oltre 100 morti. Si cercano i sopravvissuti
MondoI soccorritori stanno lavorando notte e giorno per rintracciare i superstiti dopo i danni provocati dal maltempo e dalle ingenti piogge degli ultimi giorni. Il bilancio è ancora provvisorio, ferme le fabbriche delle auto. Il premier Abe annulla i viaggi all'estero
Aumentano le vittime causate dalle forti inondazioni in Giappone. Secondo il Japan Times ad oggi si contano 104 morti e almeno 50 dispersi, ma il bilancio non è ancora definitivo. Le forze militari giapponesi sono al lavoro per rintracciare altri sopravvissuti ai danni provocati dalle piogge e frane che hanno colpito la zona sud-occidentale del Giappone. Annunciata anche la visita del primo ministro giapponese Shinzo Abe nelle aree colpite dal maltempo.
Evacuate quasi 6 milioni di persone
Le operazioni di soccorso delle Self-Defense Forces vanno avanti da ormai diversi giorni. I soccorritori stanno fronteggiando le conseguenze provocate da crolli e inondazioni che hanno colpito l'area di Kyoto, Hiroshima e Yamaguchi in seguito alle piogge torrenziali. Sono al lavoro 54mila persone tra soldati, poliziotti e pompieri coadiuvati da 41 elicotteri. Secondo il Japan Times, sono stati emessi ordini di evacuazione per quasi 6 milioni di persone in 19 prefetture, mentre in 30mila si trovano nei centri di soccorso. Secondo la Fire and Disaster Management Agency il numero dei morti è destinato a salire, intanto sono numerose le persone bloccate in casa che non riescono a spostarsi a causa delle pessime condizioni stradali.
Ferme anche le industrie automobilistiche
Nella prefettura di Okayama, una delle aree più duramente colpite, più di 1.000 persone sono rimaste intrappolate temporaneamente sui tetti dei palazzi, lasciati scoperti dalle acque, prima di essere recuperate dai soccorsi. Nel distretto di Mabicho circa 4.600 case sono state interessate dalle inondazioni. Oltre alle abitazioni civili, sono state duramente colpite anche alcune attività industriali. In quest'area del paese, infatti, hanno i loro stabilimenti Mazda Motor Corp. e Daihatsu Motor Co., oltre a una piccola unità produttiva della Toyota Motor Corp. Le aziende hanno fermato le attività per proteggere la sicurezza dei propri impiegati e per la difficoltà di reperire pezzi di ricambio, anche a causa dalle interruzioni nelle strutture stradali.
Due settimane per ripristinare la normalità
Secondo le autorità saranno necessarie almeno due settimane per completare le operazioni di drenaggio delle acque. Il ministero dei Trasporti sostiene che le inondazioni hanno interrotto l'operatività di 17 ferrovie e 56 strade nel Giappone occidentale. L'allerta resta in una ventina di prefetture ed è ai massimi livelli a Gifu (centro), Ehime e Kochi (ovest) per rischio straripamenti di fiumi, frane e smottamenti.
Annullati gli impegni del primo ministro
Intanto il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha cancellato i suoi viaggi in Europa e Medioriente previsti per i prossimi giorni e presto visiterà le zone colpite dalle alluvioni. Lo ha riferito il segretario generale del Partito Liberal-democratico Toshihiro Nikai, partito di cui fa parte lo stesso Abe. Mercoledì 11 luglio il premier nipponico avrebbe dovuto essere a Bruxelles per la firma di due accordi di partnership con l'Unione Europea.
Ue: pronti a fornire assistenza
Unione Europea che ha poi espresso la sua piena solidarietà e vicinanza al popolo e alle autorità giapponesi. "Esprimiamo le nostre condoglianze a tutti coloro che hanno perso i loro caro", si legge in una nota dell'alto rappresentante Ue per la politica estera, Federica Mogherini e del commissario per gli aiuti umanitari Christos Stylianides. "In questo momento i nostri pensieri sono rivolti ai coraggiosi primi soccorritori, ai servizi di emergenza e ai volontari impegnati nelle operazioni di soccorso - si legge ancora nella nota - che stanno facendo tutto il possibile per salvare vite e aiutare le persone bisognose. L'Unione Europea è pronta a fornire assistenza ai nostri amici giapponesi".