Thailandia, settimo giorno di ricerche per ragazzi bloccati in grotta

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(Ansa)

Le squadre di soccorso continuano con i tentativi di localizzazione dei 12 ragazzi e del loro allenatore di calcio, ma le piogge monsoniche ostacolano le operazioni. Secondo gli esperti, con acqua e ossigeno potrebbero sopravvivere anche un mese

Settimo giorno di ricerca dei dodici ragazzi di una squadra di calcio che, con il loro allenatore, sono spariti in un reticolato di caverne sotterranee lungo sei miglia a Tham Luang, in Thailandia, lo scorso 23 giugno. Una corsa contro il tempo quella dei soccorritori (FOTO), che nei giorni scorsi hanno fatto cadere pacchetti di sopravvivenza nelle grotte con la speranza che il gruppo li possa trovare. Visitando la zona, il primo ministro thailandese ha esortato i parenti a non abbandonare la speranza: "Deve esserci fede, la fede rende tutto un successo - ha detto Prayuth Chan-ocha, alle famiglie che aspettano fuori dalla grotta - Fede nell'azione dei funzionari, fede nei nostri figli che sono forti e vigorosi, tutto tornerà alla normalità".

Le prove di evacuazione

Le squadre di soccorso hanno effettuato un’esercitazione con l'obiettivo di tentare un’evacuazione se e quando i ragazzi saranno rintracciati, ma finora le piogge monsoniche non hanno permesso di localizzarli. Alcune unità della marina thailandese hanno perlustrato l'ingresso del complesso di caverne, ma si sono dovute fermare di fronte a una seconda camera completamente sommersa da acqua e fanghiglia. La ricerca di altre entrate nella giungla soprastante non ha dato risultati fino a ieri, quando è stata individuata una camera 40 metri più in basso, anch'essa invasa dal fango, ma forse collegata alla caverna principale.

Con acqua e ossigeno potrebbero sopravvivere anche un mese

I pacchetti di sopravvivenza, contenenti cibo, bevande, un telefono, una torcia, candele, un accendino e una mappa della grotta, sono stati fatti cadere attraverso un pozzo scavato nel fianco della montagna. I ragazzi hanno probabilmente accesso ad acqua fresca, ma le frane dei giorni scorsi potrebbero averla inquinata. Secondo gli esperti, avendo a disposizione acqua e ossigeno è possibile sopravvivere anche più di un mese, ma - ha spiegato Anmar Mirza, coordinatore della Commissione americana per il soccorso sotterraneo - il problema principale potrebbe essere "lo stress psicologico, poiché non sanno se potranno essere salvati".

La vicenda

I 12 ragazzi, di età compresa tra gli 11 e i 16 anni, e il loro allenatore di 25 anni, sono entrati nella grotta di Tham Luang, vicino al confine con la Birmania e il Laos, dopo l’allenamento calcistico sabato, nonostante un segnale avvertisse che il labirinto era soggetto a inondazioni. Poi, quando le piogge monsoniche hanno bloccato l'ingresso principale della grotta, sono rimasti intrappolati.

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