Upskirting, protesta degli slip contro deputato obiettore

Mondo
La foto postata su Twitter da Caroline Lucas, leader del Partito Verde (foto: profilo Twitter diCaroline Lucas)

Una 'collana' di mutande femminili intrecciate e inchiodate all'ufficio a Westminster di Christopher Chope. Il conservatore britannico ha fatto slittare il voto sulla legge che sanziona chi fa foto sotto la gonna di sonne inconsapevoli 

Delle attiviste anonime hanno appeso una 'corda', composta da slip legati tra loro, alla porta dell'ufficio del deputato Christopher Chope a Westminster. La protesta si è consumata probabilmente durante lo scorso fine settimana e la vittima è un conservatore britannico, reo di essersi opposto all'approvazione della legge contro il cosiddetto 'upskirting': cioè una forma di molestia sessuale che consiste nel fare di nascosto foto o video sotto la gonna di donne inconsapevoli. "È bello vedere che ci sono stati alcuni cambiamenti nel mio corridoio durante il fine settimana – ha commentato su Twitter Caroline Lucas, leader del Partito Verde, postando anche una foto della 'corda' di slip - La porta di Christopher Chope adesso sembra molto più bella".

Il provvedimento non potrà essere discusso prima di luglio

Il governo britannico aveva appoggiato il provvedimento sostenendo la battaglia condotta da una 26enne, lei stessa vittima di questa pratica voyeurista. Christopher Chope però, nonostante faccia parte della maggioranza, si è reso protagonista di una solitaria obiezione che, lo scorso 15 giugno, ha impedito l'approvazione della legge che trasformerebbe l'upskirting in un reato passibile fino a due anni di prigione. A causa di questa defezione, il provvedimento non potrà tornare in discussione alla Camera dei comuni prima di luglio.

Tradizionalista in fatto di regolamenti parlamentari

In un'intervista Chope ha respinto come "un totale travisamento della realtà" le accuse di chi prova a farlo passare come "una specie di pervertito". Chope, infatti, ha assicurato di essere favorevole alla norma ma di essere contrario a un iter accelerato senza dibattito. Il deputato conservatore, di recente nominato 'sir', è considerato un tradizionalista in fatto di regolamenti parlamentari. "Io – ha spiegato Chope - mi sono limitato a difendere le prerogative della Camera contro le prevaricazioni del governo: non siamo ancora la Russia di Vladimir Putin". Intanto però, lo scorso 16 giugno, anche la premier Theresa May ha preso le distanze dalla decisione del deputato.

Mondo: I più letti