Austria, riaperta a Vienna una delle sette moschee chiuse
MondoL’edificio religioso che si trova sulla Antonsplatz, nella capitale austriaca, riaprirà i battenti ma sarà gestito da un’altra associazione culturale che si è impegnata a far rispettare le leggi austriache all'interno della comunità religiosa
Una delle moschee di Vienna, che la scorsa settimana era stata chiusa con un provvedimento d’urgenza, è stata riaperta ma sarà gestita da un’altra associazione culturale, la Iggö. La decisione è arrivata a seguito dell’impegno dei nuovi gestori della moschea a "prevenire ed eventualmente eliminare" tutti gli abusi che si verificheranno all'interno della comunità religiosa. Lo scorso 8 giugno la Cancelleria austriaca aveva annunciato la chiusura di 7 moschee e l'espulsione di diversi imam, accusati di finanziamenti illeciti dall'estero e di violazione della legge sull'islam. La misura aveva raccolto il favore del ministro dell’Interno italiano, Matteo Salvini, e forte indignazione da parte della Turchia. In Austria, gran parte dei circa 600mila abitanti di fede mussulmana hanno origini turche.
Stretta vigilanza
La moschea Vahif, che si trova sulla Antonsplatz a Vienna, secondo le autorità era gestita in precedenza in maniera illegale dall'associazione Nizam-I-Alem. Per ottenerne la riapertura, la Iggö ha dovuto presentare una lettera del presidente Ibrahim Olgun e inviare una serie di documenti al ministero della Cultura, assumendosi la piena responsabilità di ciò che accadrà all’interno della struttura. Le autorità hanno fatto sapere che "monitoreranno la situazione e interverranno alla minima violazione".
Garantire il rispetto delle leggi
Il ministro della Cultura austriaco ha specificato che all’associazione è stato chiesto di spiegare nel dettaglio in che modo intenda garantire il rispetto delle leggi all’interno della comunità religiosa. Nel caso in cui questa funzione di controllo dovesse essere giudicata insufficiente i gestori verranno invitati ad adottare ulteriori misure.