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Ungheria, proposta di legge contro le ong che aiutano i migranti

Mondo
Il premier ungherese Viktor Orban (Getty Images)

Il pacchetto normativo voluto da Fidesz, il partito del premier Orban, introdurrebbe un concetto più ampio del reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina: vietato anche solo stampare volantini per i richiedenti asilo oppure offrire loro cibo

In Ungheria potrebbe diventare un reato aiutare migranti irregolari, anche solo stampando volantini informativi per i richiedenti asilo oppure offrendo loro del cibo o un'assistenza legale. Un testo di legge messo a punto dal governo del premier nazionalista, Viktor Orban, introduce un concetto molto ampio del reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, che in Europa di norma riguarda solo scafisti e trafficanti di uomini. Il progetto minaccia di interdire le organizzazioni civili, bollate come "agenti stranieri". Le pene vanno da pochi giorni a un anno di carcere. "Vogliamo evitare di diventare un paese di immigrati, per noi la sicurezza è la cosa più importante", ha dichiarato Csaba Domotor, sottosegretario al gabinetto del primo ministro, illustrando le norme alla stampa.

Norme contro la ricollocazione dei migranti tra i Paesi Ue

Il governo, secondo quanto riferisce il giornale ungherese Magyar Hirlap, punta anche a modificare la Costituzione per impedire la ricollocazione in Ungheria di migranti da altri Paesi Ue, come Italia e Grecia. Il testo di legge - ribattezzato "Stop Soros Act" in ostilità a George Soros, il miliardario filantropo accusato di promuovere un'invasione di migranti musulmani - è all'esame del Parlamento di Budapest che dovrebbe pronunciarsi la prossima settimana. In Ungheria, dopo il boom del 2015, arrivano ormai pochissimi migranti da quando lungo la frontiera meridionale è stata eretta una barriera dotata di sensori che danno una scossa elettrica a chi tenti di superarla.

Le critiche delle Ong

"È inaudito in Europa, sanzionare con prigione l'aiuto umanitario", ha detto il rappresentante del Comitato Helsinki, una delle ong minacciate. Su Twitter, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), ha condannato il pacchetto di legge, auspicando che il governo lo ritiri.

La svolta xenofoba del governo Orban

Viktor Orban, leader del partito Fidesz, membro del Partito Popolare europeo, è stato rieletto ad aprile per un terzo mandato. Dispone ora di una maggioranza parlamentare di due terzi, che gli consente di cambiare la Costituzione. Al centro del programma di governo, è previsto un inasprimento nella lotta all'immigrazione.

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