Corea del Nord, liberati tre detenuti americani

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Il segretario di Stato americano Mike Pompeo e il leader nord coreano Kim Jong-un

Nuovo gesto distensivo di Pyongyang che ha consegnato i tre cittadini statunitensi al Segretario di Stato Mike Pompeo. Donald Trump annuncia che entro tre giorni renderà noti luogo e data dell’incontro con Kim

Tre detenuti americani in Corea del Nord sono stati liberati e sono in viaggio verso gli Stati Uniti. Ad annunciarlo è stato direttamente il presidente Donald Trump, che ha twittato: "Sono lieto di informare che il segretario di Stato Mike Pompeo sta rientrando dalla Corea del Nord con tre persone che tutti vogliono rivedere. Sembrano in buona salute".

Trump ha aggiunto che l'incontro tra Kim e il segretario Mike Pompeo è andato bene e che "la data e il luogo dell’incontro sono stati fissati". Parlando con alcuni giornalisti alla Casa Bianca, ha aggiunto che saranno resi noti entro tre giorni e che il summit non avverrà nella zona demilitarizzata tra le due Coree.  In preparazione dello storico vertice con il leader nordcoreano Kim Jong-un, arriva dunque un ulteriore segnale distensivo da parte di Pyongyang: secondo fonti dell'amministrazione americana, la liberazione dei prigionieri era infatti una delle condizioni imposte dalla diplomazia statunitense.

Trump ha aggiunto che l’incontro tra Kim e il segretario Mike Pompeo è andato bene e che "la data e il luogo dell’incontro sono stati fissati".

 

In preparazione dello storico vertice con il leader nordcoreano Kim Jong Un, arriva dunque un ulteriore segnale distensivo da parte di Pyongyang: secondo fonti dell'amministrazione americana, la liberazione dei prigionieri era infatti una delle condizioni imposte dagli Stati Uniti per il summit.

Trump ha aggiunto che l’incontro tra Kim e il segretario Mike Pompeo è andato bene e che "la data e il luogo dell’incontro sono stati fissati".

 

In preparazione dello storico vertice con il leader nordcoreano Kim Jong Un, arriva dunque un ulteriore segnale distensivo da parte di Pyongyang: secondo fonti dell'amministrazione americana, la liberazione dei prigionieri era infatti una delle condizioni imposte dagli Stati Uniti per il summit.

Chi sono i prigionieri liberati

I tre cittadini appena liberati sono stati a lungo detenuti in Corea del Nord. Si tratta - secondo quanto riportato dal New York Times - di Kim Hak-song, Kim Dong Chul e Kim Sang Duk, noto anche come Tony Kim. Tutti e tre sono di origini coreane. Il primo aveva lavorato per l'Università di Scienza e Tecnologia dell'Universita' di Pyongyang (PUST) impegnata nello sviluppo agricolo. Era stato arrestato nel maggio 2017 con l'accusa di aver commesso "atti ostili" nei confronti del governo, mentre stava salendo a bordo di un treno diretto a casa sua a Dandong, in Cina. Kim Sang-dukKim, o Tony Kim, era stato fermato nell'aprile del 2017 mentre cercava di lasciare il paese dopo aver insegnato per diverse settimane, sempre alla PUST. Kim Dong-chul, uomo d'affari e pastore americano nato in Corea del Sud ha invece 60 anni. È stato condannato a 10 anni di lavori forzati nell'aprile 2016 dopo essere stato accusato di sovversione e spionaggio. È stato arrestato nell'ottobre 2015 dopo aver ricevuto una chiavetta USB contenente dati collegati al nucleare e altre informazioni militari da un ex soldato nordcoreano.

La gaffe di Pompeo

Poco dopo la liberazione, gaffe del segretario di Stato americano, Mike Pompeo, che di fronte ai giornalisti ha parlato del leader nordcoreano Kim Jong-un come 'presidente Un'.

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