I bookmaker si sono scatenati sul nome del terzogenito di Kate e William, nato il 23 aprile. Per la coppia, molto fedele alla tradizione, sembra più probabile una scelta classica legata alla famiglia Windsor. Da non scartare l'ipotesi di un omaggio al principe Filippo
Un nome nel segno della tradizione
Nei nomi favoriti dai bookmaker sono evidenti i richiami alla tradizione: Arthur era il terzo nome – prima di salire sul trono - di Giorgio VI, padre della regina Elisabetta II. Un nome che porta con sé anche una certa dose di fascino perché richiama Artù, il leggendario primo re britannico. Oppure, poiché in Inghilterra c’è stato un ritorno dell’interesse per l’età vittoriana, la scelta potrebbe ricadere sul nome di un membro della famiglia reale di quell’epoca. Come Albert, marito della regina Vittoria, secondo tra i favoriti dei bookmaker. Albert, tra l’altro, è anche il primo nome di Giorgio VI. Ma non è da scartare nemmeno l'ipotesi Philip, in omaggio al principe Filippo, 96enne marito della regina, che è stato dimesso dall'ospedale nei giorni scorsi dopo un’operazione all’anca.
Possibile un richiamo all'età vittoriana
Il rispetto della tradizione da parte di Kate e William è facilmente riscontrabile nei nomi scelti per i primi due figli della coppia. Nel nome completo del primo royal baby, George Louis Alexander, c’è un richiamo a sei precedenti re. Doppio invece il riferimento nel nome completo della sorella di George, Charlotte Elizabeth Diana: alla madre del principe William, la principessa Diana, e alla nonna, la regina Elisabetta. Secondo gli esperti, difficilmente Kate e William si allontaneranno dalla tradizione per scegliere un nome più moderno o più particolare. Anche se l’ultimo arrivato, quinto in linea di successione, difficilmente diventerà re a differenza del fratello maggiore George, e per questo i genitori potrebbero essere tentati da un nome più moderno. Ma è un’ipotesi considerata più remota da esperti e bookmaker. Poco probabile invece la scelta di un nome più vicino al ramo Middleton della famiglia, che potrebbe sì essere "omaggiato", ma soltanto nel secondo o terzo nome del piccolo.