Messico, vietata la vendita di Barbie-Frida Kahlo

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Tra le bambole di donne da cui trarre ispirazione, secondo Mattel, c'è anche Frida (Getty)

Un giudice ha dato ragione alla famiglia dell'artista che contestava il diritto dell'azienda di commercializzare la bambola

La vendita della Barbie con le sembianze di Frida Kahlo è stata vietata in Messico, dopo che gli eredi dell'artista si erano rivolti alla giustizia in seguito alla commercializzazione da parte di Mattel di una bambola ispirata alla famosa parente.

Blocco delle vendite di Barbie-Frida

La decisone è stata presa venerdì 20 aprile da un giudice del Tribunale superiore di giustizia di Città del Messico. Il blocco delle vendite è una "misura precauzionale" - come scrive il quotidiano "El Universal" - che ha valenza soltanto per il territorio messicano. Secondo l'alto magistrato, infatti, la famiglia è l'unica titolare dei diritti di immagine di Frida (1907-1954), una delle artiste latinoamericane più importanti del XX secolo, cui vengono dedicate esposizioni in tutto il mondo – Milano compresa, fino al 3 giugno, al Mudec. A fare causa a Mattel era stata l'ereditiera universale di Kahlo, Mara Cristina Teresa Romero Pineda, dopo il lancio della linea dedicata alle "Inspiring Women" da parte dell'azienda statunitense in occasione della Festa della donna, l'8 marzo scorso. Tra queste c'era appunto una bambola ispirata a Frida.  

Le polemiche legate alla bambola

La Barbie ispirata al personaggio di Frida era andata subito esaurita sia negli Usa sia in Messico, Paese natale della pittrice. Ora, però, la sentenza sostiene che né Mattel né Frida Kahlo Corporation (né altre aziende) possono commercializzare la bambola. Romeo ha assicurato all'Afp che, prima che una battaglia per i diritti di sfruttamento dell'immagine, è stata una battaglia per l'immagine stessa della prozia: "La bambola avrebbe dovuto essere molto più messicana – ha affermato – con un colore di pelle più scuro, il monosopracciglio e meno magra, perché Frida non era così". In caso di appello da parte di Mattel, gli avvocati della famiglia hanno fatto sapere che ne approfitteranno per avanzare la richiesta del ritiro dal commercio anche delle Barbie-Frida statunitensi.

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