Frida Kahlo diventa Barbie, la famiglia della pittrice contro Mattel

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La novità nella linea "Barbie - Inspiring Women" lanciata l'8 marzo (Foto: Getty Images)
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Gli eredi dell'artista hanno accusato la compagnia di giocattoli di utilizzare la sua immagine senza permesso. La replica: "C'è un accordo legalmente vincolante"

La pittrice messicana Frida Kahlo diventa anche una Barbie ma l'operazione non è piaciuta a tutti: l'iniziativa non è gradita gli eredi dell'artista che hanno accusato Mattel di usare la sua immagine senza permesso. Il colosso dei giocattoli, però, ha replicato in una nota di detenere i diritti in base a un accordo legalmente vincolante.

L'accusa della famiglia

"La signora Mara Romeo, pronipote di Frida Kahlo, è l'unica proprietaria dei diritti dell'immagine della pittrice messicana Frida Kahlo", ha affermato la famiglia commentando il lancio dei tre nuovi modelli di Barbie della collezione "Inspiring Women" tra i quali c'è anche la bambola ispirata a Frida Kahlo (le altre due sono l'aviatrice Amelia Earhart e l'ingegnere aerospaziale Katherine Johnson).

Un accordo vincolante

I diritti di riproduzione dell'immagine della pittrice sono detenuti dalla Frida Kahlo Corporation, che si occupa delle attività commerciali legate al marchio dell'artista defunta. Con questa società avrebbe stretto un accordo Mattel, che rivendica: "L'azienda ha lavorato in stretta collaborazione con la Frida Kahlo Corporation, proprietaria di tutti i diritti relativi al nome e all'identità di Frida Kahlo, sulla creazione di questa bambola". Mattel sottolinea inoltre di "avere il permesso e un accordo legalmente vincolante per realizzare una bambola con le sembianze dell'artista". Allegata alla nota anche una dichiarazione in cui Frida Kahlo Corporation afferma di aver ottenuto i diritti di riprodurre l'immagine dalla nipote di Frida, Isolda Pinedo Kahlo.

Un problema di somiglianza

Il problema, comunque, sembra legato alla rappresentazione dell'artista, come si evince dalle dichiarazioni della stessa Mara Romeo all'agenzia di stampa Afp: "Mi sarebbe piaciuto che la bambola avesse tratti più simili a quelli di Frida, non vedere questa bambola con gli occhi chiari". Anche perché, come ricorda l'avvocato di Mara Romeo, è stata la stessa famiglia dell'artista a fondare nel 2005 la Frida Kahlo Corporation insieme alla società Casablanca Distributors, probabilmente per sfruttare al meglio in chiave commerciale l'immagine della pittrice messicana. La Corporation però, avrebbe secondo il legale dovuto informare gli eredi dell'uso che intendeva fare del volto di Kahlo e concordare con loro la riproduzione.

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