Starbucks organizza un corso anti-razzismo per i dipendenti

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Le proteste davanti a Starbucks dopo l'arresto dei due afroamericani (archivio Getty)

L'annuncio nella stesso giorno in cui il numero uno del colosso del caffè ha incontrato i due afroamericani arrestati, scusandosi per il modo in cui sono stati trattati. I due erano stati fermati dopo che il personale aveva vietato loro l'uso del bagno

Starbucks chiuderà il prossimo 29 maggio oltre 8 mila dei suoi locali sparsi negli Stati Uniti per permettere a tutti i dipendenti di partecipare a un corso sui pregiudizi razziali. E' quanto riferisce in una nota il gigante Usa del caffè dopo le polemiche sull'arresto di due neri in un suo locale di Filadelfia. Arresto scattato dopo che un impiegato ha chiamato la polizia denunciando che i due uomini non avevano fatto alcuna ordinazione e non volevano abbandonare il locale.

Intanto l'amministratore delegato di Starbucks, Kevin Johnson, ha incontrato i due afroamericani arrestati lo scorso giovedì in uno dei punti vendita dell'azienda nel centro di Philadelphia. Lo ha reso noto un portavoce del gruppo precisando che Johnson si è personalmente scusato con i due per il modo in cui sono stati trattati dal personale del negozio.

L'arresto dei due uomini

L'episodio si è verificato giovedì 12 aprile quando i due uomini sono entrati da Starbucks per chiedere di usare il bagno. Alla richiesta un impiegato ha risposto che l'uso della toilette era riservata soltanto ai clienti paganti. A quel punto i due si sono seduti all'interno del negozio senza fare un'ordinazione, provocando la reazione del personale che ha chiamato la polizia. Arrivati sul posto gli agenti hanno prima ammanettato i due uomini e poi li hanno portati in caserma con l'accusa di sconfinamento. Dopo otto ore sono stati rilasciati senza che contro di loro fosse stata formulata alcuna accusa ufficiale.

La protesta davanti a Starbucks

La vicenda ha colpito l'opinione pubblica e ha sollevato un'ondata di proteste, anche via social network. La scena dell'arresto è stata filmata da una cliente che l'ha successivamente pubblicata in rete, diventando virale. In strada, di fronte alla caffetteria di Starbucks, si è riversata tante gente comune, insieme ad attivisti per i diritti civili, per manifestare. Sui social si è diffuso l'hashtag #Boycottstarbucks. La compagnia - che si è subito scusata per l'accaduto - è stata accusata di "discriminazione" e di comportamento "razzista".

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