Siria, scontro all'Onu. Mosca contro i raid. Usa: tempo scaduto

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Foto d'archivio (ansa)

Dopo l'attacco contro obiettivi strategici di Assad, il Consiglio di sicurezza boccia una bozza di risoluzione proposta dalla Russia che “condannava l'aggressione”. Rappresentante russo: “Attacco rischia di destabilizzare area”. Gli Usa: "Pronti a colpire ancora"

Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha bocciato una bozza di risoluzione proposta dalla Russia che "condannava l'aggressione contro la Siria da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati, in violazione delle leggi internazionali e della Carta delle Nazioni Unite". Il testo ha ottenuto 3 voti a favore (Russia, Cina e Bolivia), 8 contrari e 4 astenuti. Non è stato necessario il veto di Usa, Gran Bretagna e Francia. La replica degli Stati Uniti alla richiesta di Mosca: "È finito il tempo delle parole". Il segretario Onu, Antonio Guterres, invece, ha invitato tutti alla moderazione.

Russia: “Raid rischia di destabilizzare area”

Per Vasily Nebenzya, rappresentante permanente della Russia all'Onu, "l'attacco condotto da Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna in Siria distrugge il sistema delle relazioni internazionali e rischia di destabilizzare tutta l'area". "La Russia – ha detto - ha fatto tutto il possibile per evitare queste strategie destabilizzatrici ma nonostante questo gli Stati Uniti e i suoi alleati hanno ignorato gli appelli di tornare alla ragione".

Usa: "Tempo delle parole è finito"

La replica degli Stati Uniti alla Russia arriva dell'ambasciatrice americana all'Onu, Nikki Haley: "Abbiamo dato alla diplomazia chance dopo chance. Ma il tempo delle parole è finito. Non permetteremo al regime di Assad di usare armi chimiche". E se lo farà, ha aggiunto, gli Usa sono sono 'locked and loaded', ossia "hanno il colpo in canna e sono pronti a sparare". il vicepresidente Mike Pence ha poi dichiarato: "Chi usa armi chimiche deve pagare".

Gran Bretagna: “Azione giusta e legale”

Per l’ambasciatrice britannica all’Onu, Karen Pierce, l’azione della scorsa notte di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia è stata "giusta e legale", per alleviare la sofferenza umanitaria dei siriani causata dal ripetuto uso di armi chimiche. E poi, riferendosi alle parole di Nebenzya ha concluso: "Non prendo lezioni di diritto internazionale dalla Russia".

Guterres: “Invito tutti gli stati membri a mostrare moderazione”

A smorzare i toni ci ha provato il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, che ha detto: "Invito tutti gli Stati membri a mostrare moderazione in queste circostanze pericolose e a evitare qualsiasi atto che potrebbe aggravare la situazione e peggiorare la sofferenza del popolo siriano". Guterres ha ribadito che "qualsiasi uso di armi chimiche è aberrante, e la sofferenza che causano è orribile". "Ho espresso la mia delusione per il fallimento del Consiglio nel concordare un meccanismo per individuare i responsabili dell'uso di armi chimiche - ha continuato - e lo esorto a colmare questa lacuna".

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