Nigeria, liberati 149 donne e bambini rapiti da Boko Haram

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Boko Haram imperversa nel Paese da un decennio (archivio Getty Images)

Nell'operazione dell'esercito tre terroristi sono stati uccisi e altri cinque arrestati. Il gruppo perde postazioni, ma i rapimenti nel Nord Est del Paese continuano

Centoquarantanove persone fra donne e bambini, tutti rapiti dal gruppo armato Boko Haram, sono stati liberati dall'esercito nigeriano nel Nord Est del Paese. Nell'operazione, condotta sabato scorso, sono stati uccisi tre miliziani.

54 donne e 95 bambini

A riportare la notizia, domenica 8 aprile, è stata Al Jazeera. La tv del Qatar cita il portavoce delle forze armate della Nigeria, Onyema Nwachuku, che annuncia la liberazione di 54 donne e 95 bambini: "Gli ostaggi liberati stanno attualmente ricevendo cure mediche", ha spiegato Nwachuku, senza però specificare quando queste persone fossero state rapite. Il raid dell'esercito, sabato 7 aprile, ha colpito uno dei covi di Boko Haram nella comunità di Yerimari Kura, nella foresta di Sambisa. Nelle operazioni, oltre a liberare gli ostaggi, i soldati hanno ucciso tre militanti. Altre cinque persone, ritenute legate al gruppo jihadista, sono state arrestate.

La “resilienza” di Boko Haram

Da un decennio Boko Haram, gruppo fondato nel 2002, imperversa in Nigeria, in un conflitto che ha lasciato sul campo almeno 20mila vittime e oltre 2,6 milioni di sfollati. Risale alla settimana scorsa l'attacco alla periferia di Maiduguri, nel nord-est del Paese, costato la vita a 15 persone. Secondo Al Jazeera, gli ultimi rapimenti dimostrerebbero che il gruppo è ancora forte e radicato nonostante sia stato costretto a cedere ampie porzioni di territorio all'esercito negli ultimi anni. Tuttora i terroristi controllano molte aree nella regione del Lago Ciad, ma le forze armate nigeriane – con l'appoggio di Paesi vicini come Ciad, Camerun e Niger – sono riuscite a espellere i miliziani da diverse province.

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