Pakistan, Malala torna nella casa natale 6 anni dopo l'attentato
MondoLa giovane premio Nobel per la Pace è tornata nella sua casa d'infanzia e dovrebbe recarsi anche alla sua vecchia scuola, incontrando amici e parenti
La casa e la scuola
La visita della giovane premio Nobel per la Pace, nel distretto dello Swat, zona tribale nord-occidentale del Pakistan, è stata tenuta segreta tra ingenti misure di sicurezza. Con lei a Mingoria sono tornati anche la madre, il padre e i due fratelli, scortati dai militari pakistani. Impossibile per Malala trattenere le lacrime dopo aver varcato la soglia della casa dove viveva da bambina, prima che i talebani la ferissero nel 2012 per la sua attivià a favore dell'emancipazione delle bambine.
Nelle intenzioni della Premio Nobel c'è anche quella di visitare la scuola dove studiava, non è ancora chiaro se riuscirà a realizzare anche questo sogno.
Tra orgoglio e politica
In un'intervista alla Bbc in lingua urdu, Malala ha sgombrato il campo da attuali ambizioni politiche precisando di "non voler diventare primo ministro" perché "la politica è un tema molto complicato". La giovane ha raccontato però anche di aver sognato in passato di ricoprire quella carica: "Nella mia Valle dello Swat non c'era pace e operavano i terroristi - ha detto - allora pensavo che se fossi diventata premier avrei potuto risolvere tutti i problemi del Paese". La ventenne avrebbe voluto tornare prima in patria, ma al di là dei timori relativi alla sua sicurezza, ha aggiunto di essere stata molto impegnata con l'università, a Oxford, in Gran Bretagna, dove studia politica, filosofia ed economia: "Sono orgogliosa della mia religione e del mio Paese - ha sottolineato alla Reuters - mi manca tutto del Pakistan".