Venezuela: rivolta in centro di detenzione, 68 morti in un incendio

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I parenti dei detenuti fuori dal centro di detenzione (Foto: ANSA)

Alcuni detenuti hanno organizzato una ribellione all’interno del quartier generale della polizia a Valencia, nello Stato di Carabobo. La struttura ospita persone in attesa di giudizio. Disordini anche con i parenti, che chiedevano notizie alle forze dell'ordine

Durante un tentativo di rivolta, organizzato da alcuni detenuti in un centro di detenzione del quartier generale della polizia a Valencia, in Venezuela, 68 persone sono rimaste uccise a causa di un incendio. A riferirlo è il procuratore generale Tarek William Saab, secondo il quale la situazione al momento sarebbe tornata sotto controllo.

Incendio scatenato da materassi dati a fuoco

Il centro di detenzione, per persone arrestate in attesa di giudizio, si trova nello stato di Carabobo: l'affollamento delle carceri venezuelane costringe le autorità a utilizzare le sedi della polizia come centri di detenzione permanente, anche se secondo la legge gli arrestati nnon dovrebbero trascorrerci più di 48 ore. Secondo le prime ricostruzioni, la rivolta sarebbe stata innescata da alcuni detenuti che hanno preso in ostaggio una guardia carceraria e incendiato dei materassi. Diverse persone, secondo un'associazione di sostegno ai detenuti, sono morte carbonizzate, altre soffocate, e tra i morti ci sono due donne che si trovavano nel commissariato per visitare i loro parenti. Secondo il procuratore generale tra le vittime ci sarebbe anche un poliziotto. Tarek William Saab, poche ore dopo la tragedia, ha annunciato su Twitter che è stata avviata un'inchiesta per chiarire la dinamica dei fatti. Sul luogo sono stati inviati quattro magistrati.

Disordini con i familiari dei detenuti

Per spegnere l’incendio è stato necessario l’intervento di cinque automezzi dei pompieri. Per motivi di sicurezza, e per semplificare le operazioni, molte aree del centro di detenzione sono state evacuate. Una volta divenuta di dominio pubblico la notizia del rogo, decine di parenti dei detenuti si sono recati presso la struttura per chiedere notizie dei propri cari. Ci sono stati anche momenti di tensione e scontri. La polizia ha reagito con lanci di lacrimogeni. Le immagini della calca di parenti sono diventate virali sui social network, come quelle scattate da Pableysa Ostos, giornalista di Universal. Secondo i media locali, i detenuti che avevano tentato l'evasione attraverso un buco aperto in una parete sono stati nuovamente catturati dalla polizia.

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