Ex spia avvelenata, ambasciatore russo scrive a poliziotto avvelenato

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I rilievi sul luogo dell'avvelenamento (Getty Images)

Alexander Yakovenko ha ribadito l’estraneità di Mosca nel caso di Sergei Skripal e sua figlia, contaminati con un agente nervino, e la volontà di cooperare con le autorità britanniche. Bloomberg: “Trump espellerà diplomatici russi”. Casa Bianca: “Stiamo valutando”

"Siate certi che la Russia non è in alcun modo responsabile per questo sfortunato evento ed è pronta a collaborare con le autorità britanniche". A ribadire ancora una volta l’estraneità di Mosca nel caso Skripal è l’ambasciatore russo in Gran Bretagna, Alexander Yakovenko, con una lettera indirizzata al poliziotto contaminato a Salisbury dall'agente nervino utilizzato per l'avvelenamento dell'ex spia russa e di sua figlia. Intanto, riferisce Bloomberg, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sarebbe pronto ad espellere decine di diplomatici russi dagli Usa, anche se la Casa Bianca ha fatto sapere di non avere “annunci” da fare “in questo momento”.

La lettera dell’ambasciatore

Nella lettera, pubblicata sull'account Twitter dell'ambasciata, Yakovenko ringrazia l'agente Nick Bailey per il suo coraggio: “Sono stato sollevato nel sentire che è stato dimesso dall’ospedale e si è riunito alla sua famiglia. Le auguro una piena guarigione e spero possa tornare il prima possibile a una vita normale”. Poi ricorda Sergei Skripal e la figlia Yulia, “che spero si riprendano presto”.

Bloomberg: Trump aspetta mosse degli alleati europei

Ma la vicenda arriva fino alla Casa Bianca con il presidente Trump il quale, secondo Bloomberg che cita due fonti a conoscenza del dossier, sarebbe pronto ad espellere dagli Usa decine di diplomatici russi, decisione analoga a quella presa dalla Gran Bretagna. Il tycoon ieri avrebbe discusso delle raccomandazioni, discusse mercoledì scorso dai consiglieri, con l'ambasciatore Usa in Russia Jon Huntsman, il segretario al tesoro Steven Mnuchin, quello al commercio Wilbur Ross, l'attorney general Jeff Sessions, il capo del Pentagono James Mattis, il direttore della National Intelligence Dan Coats, e il consigliere per la sicurezza nazionale uscente H.R. McMaster. Le espulsioni potrebbero essere annunciate lunedì, ma Trump vuole essere sicuro che anche gli alleati europei prendano misure analoghe. "Il presidente sta sempre considerando opzioni per richiamare la Russia alle sue responsabilità in risposta alle sue attività maligne ma non abbiamo annunci in questo momento", ha dichiarato Ray Shah, vice portavoce della Casa Bianca.

La lettera inviata a Putin

Ma c’è un’altra lettera che oggi ha fatto discutere. Una missiva che, secondo un ex compagno di scuola di Skripal, Vladimir Timoshkov, sentito dalla Bbc, l’ex spia russa avrebbe scritto a Vladimir Putin chiedendo di essere perdonato e di poter tornare in patria. Secondo Timoshkov, Skripal non si considerava un traditore perché aveva giurato fedeltà all'Unione sovietica e non alla Russia. Tuttavia il Cremlino ha smentito di aver mai ricevuto un messaggio di questo genere.

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